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REGGIO CALABRIA – Nessuno pensava che fosse una passeggiata. L’assestamento del bilancio regionale, infatti approdava a Palazzo Campanella accompagnato dalla critiche serrate, sul metodo e sul contenuto, mosse dalla minoranza. Alla vigilia della discussione del testo nell’aula del consiglio regionale none era certo prevedibile che il dibattito sulla norma finanziaria potesse evidenziare i problemi di tenuta dell’asse Pdl-Udc dentro la maggioranza di governo in Calabria. 
Così, invece, è stato e l’esame degli emendamenti alla proposta della giunta si è trasformato in una sorta di via Crucis per Scopelliti, la sua squadra di governo con Mancini sulla graticola e la maggioranza. L’assestamento alla fine è stato approvato con i soli voti della maggioranza, ma il percorso non è stato agevole. 
I temi del precariato, del futuro da da agli Lsu-Lpu e del riconoscimento della copertura finanziaria a un emendamento a favore dei comuni cosentini colpiti dal terremoto del 2012, hanno evidenziato i nervi scoperti all’interno della coalizione di centrodestra. Fra l’assessore Gentile e il consigliere regionale Gallo, infatti, sono volate anche parole grosse, con il primo che ha accusato il rappresentante dell’Udc di “sponsorizzare” l’emendamento per i comuni cosentini solo per «aumentare i clienti in zona». 
Il presidente della commissione ambiente ha incassato il colpo, ma il suo partito ha risposto per le rime alla prima occasione utile e solo pochi minuti dopo. La pietra focaia è stato un emendamento del Pd sul programma stages e il voto nominale sulla stessa. La proposta che prevedeva 500 mila euro per il proseguimento di questa esperienza. Con gli stagisti in aula si è aperta una estenuante discussione che, con il gruppo dell’Udc compattamente convinto sul voto di astensione, ha sottolineato le differenze di veduta fra le due ali del parlamentino calabrese e surriscaldato gli animi in aula. Il 10 luglio, quando il consiglio tornerà a riunirsi, sarà una latro banco di prova.
Alle accuse di demagogia che piovevano dai banchi del centrodestra alla luce della mancanza di copertura finanziaria della norma, l’opposizione ha risposto rispedendo le critiche al mittente mettendo sulla busa un’affrancatura pesante: “la maggioranza vuole scaricare gli stagisti”.
Finito nel nulla il tentativo di mediazione di Mario Maiolo, non prima della bocciatura dell’emendamento, è stato Nazzareno Salerno a mettere nero su bianco i piani della giunta per il futuro degli stagisti e lo svuotamento dei bacini di precariato.
L’assessore al Lavoro, dopo aver ricordato l’apertura del tavolo nazionale per il precariato, ha messo sul tappetto la proposta di utilizzare i fondi del Por per prolungare di sei mesi l’esperienza degli stagisti presso gli enti locali.
Poche, invece, le modifiche apportate al testo. La più sostanziosa è quella che sposta 1 milione e 500 mila euro dalle politiche sociali a quelle per l’impiego in Calabria.

REGGIO CALABRIA – L’assestamento di bilancio è stato approvato con i soli voti della maggioranza, ma il percorso in Consiglio regionale non è stato agevole. La seduta di palazzo Campanella ha registrato infatti scintille sull’asse Udc-Pdl e l’esame degli emendamenti alla proposta della giunta ha evidenziato nervi scoperti. Fra l’assessore Gentile e il consigliere regionale Gallo, in particolare, lo scontro è stato evidente: il primo ha accusato il rappresentante dell’Udc di “sponsorizzare” la copertura finanziaria sull’emendamento per i comuni cosentini colpiti dal terremoto dell’ottobre 2012 solo per «aumentare i clienti in zona». 

 Il presidente della commissione ambiente ha incassato il colpo, ma l’Udc ha reso la fiondata su un emendamento del Pd per il programma stages, che prevedeva 500 mila euro per il proseguimento di questa esperienza. Con gli stagisti in aula si è aperta una estenuante discussione che, con il gruppo dell’Udc compattamente convinto sul voto di astensione e quindi su una posizione diversa da quella degli alleati Pdl. L’emendamento è stato bocciato ed è stato poi l’assessore al Lavoro nazzareno Salerno a proporre di lavorare per l’utilizzo dei fondi Por per prolungare di sei mesi gli stage.

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