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REGGIO CALABRIA –

Il set di valigie da mille e 200 euro se lo è comprato, molto probabilmente, sapendo che sarebbe stato eletto in Parlamento. Si, c’è anche questo nella lista delle spese che l’allora capogruppo della “Lista Scopelliti” al Consiglio regionale della Calabria, Giovanni Bilardi, si è fatto rimborsare. In Parlamento, dopo le politiche, ci è arrivato da Senatore della Repubblica eletto nelle liste “Grande sud”. 
E ci è arrivato evidentemente con un set di belle valigie nuove, comprate con i soldi dei contribuenti a marzo dello scorso anno.

Il set di valigie da mille e 200 euro se lo è comprato, molto probabilmente, sapendo che sarebbe stato eletto in Parlamento. Si, c’è anche questo nella lista delle spese che l’allora capogruppo della “Lista Scopelliti” al Consiglio regionale della Calabria, Giovanni Bilardi, si è fatto rimborsare. Un set di belle valigie, comprate con i soldi dei contribuenti a marzo dello scorso anno. E’ lunga la lista delle “spese” poco chiare che, su sollecitazione della Corte dei Conti, gli investigatori reggini hanno fatto arrivare sulla scrivania della magistratura contabile. Un lunghissimo elenco di fatture, buoni acquisto e scontrini che ora sono al vaglio delle toghe che hanno competenza sui conti delle pubbliche amministrazioni. E del quale il Quotidiano riferisce oggi una prima parte, in attesa di continuare domani.

AL VAGLIO GLI SCONTRINI DEL 2012 – Fatture, buoni acquisto e scontrini che ora sono al vaglio delle toghe che hanno competenza sui conti delle pubbliche amministrazioni. L’informativa è relativa al solo 2012 e contiene materiale su cui la Corte dei conti dovrà fare ulteriori approfondimenti. Elenchi sterminati di costi sostenuti da capigruppo e consiglieri di Palazzo Campanella, i quali sono poi passati all’incasso attingendo ai finanziamenti pubblici messi a disposizione delle strutture regionali per le “attività istituzionali” legate alla rappresentanza e all’attività politica. Ovviamente sarebbe sbagliato generalizzare: molte delle spese che inizialmente hanno fatto saltare dalla sedia Matteo Centini (il pm reggino che se ne sta occupando sul fronte penale) hanno in realtà una spiegazione. Molte altre molto meno.

GLI SPETTACOLI DEL GRUPPO CUBANO – Il gruppo di Bilardi, per esempio, avrebbe speso in uno noto negozio di articoli da regalo extra lusso cifre a 3 o 4 zero. Ufficialmente sono non meglio specificati “oggetti di rappresentanza”. E pare che quella per l’argenteria sia una vera e propria passione: regali, che sia di rappresentanza o meno e in che occasione sono stati acquistati, il capogruppo lo dovrà spiegare agli inquirenti. Il senatore dovrà poi spiegare cosa ci sia di attività politico-istituzionale nei contributi spesi per quattro spettacoli di un  gruppo cubano pagato il 24 agosto (6 mila euro) e altri quattro sempre dello stesso gruppo – che evidentemente era piaciuto – spesi a settembre. 

SCOPERTO L’UOMO DEL GRATTA E VINCI – Nell’informativa c’è un capitolo relativo a un collaboratore di Bilardi: è lui uno degli uomini del Gratta e Vinci, che ha ricevuto il rimborso da 5 euro relativo all’acquisto. E non è il solo. Spicca, ad esempio l’acquisto di un servizio Sky a domicilio, forse una partita o un film.

 

IL SERVIZIO COMPLETO E LE DUE PAGINE CON LA PRIMA PUNTATA DELL’ELENCO DELLE SPESE “FOLLI” E’ SULL’EDIZIONE CARTACEA DEL QUOTIDIANO ACQUISTABILE IN EDICOLA O ONLINE

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