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CROTONE  – C’era una volta l’antica Kroton, e questa è storia. C’erano una volta i 100 milioni  di fondi per l’antica Kroton e questa è storia più recente, quella scritta con la deliberazione della giunta regionale n. 273 del 28 luglio scorso, riguardante l’assegnazione  risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con la rimodulazione dell’azione intervento “valorizzazione archeologica antica Kroton”.  Dietro la parola “rimodulazione”, in realtà, si nasconde un taglio netto di 35 milioni di euro, sui 100 originariamente disponibili. Il provvedimento della giunta regionale è stato approvato in assenza del governatore Scopelliti, ma c’erano tutti gli altri assessori, compreso tutti quelli espressione del territorio crotonese, vale a dire, la vice presidente Antonella Stasi, Franco Pugliano e Alfonso Dattolo. Non è un particolare da poco, considerato che il provvedimento dell’esecutivo regionale non solo decreta il già citato taglio di 35 milioni, ma, come si legge dalla stessa delibera, i fondi originariamente destinati al territorio crotonese, sono stati  stornati «per fare fronte alle varie criticità finanziarie emerse in relazione alla copertura del debito sanitario, alle esigenze legate al trasporto pubblico locale e allo scopo di partecipare agli obiettivi di finanza pubblica». Come dire, una doppia beffa per Crotone, che è stata la più penalizzata a livello regionale a livello di servizi sanitari, e si è visto scippare 35 milioni prima destinati al territorio per coprire il debito sanitario. All’origine per la valorizzazione dell’area archeologica dell’antica Kroton erano stati stanziati 85,7 milioni  per la bonifica delle stesse aree, 4,8 milioni per la realizzazione del parco archeologico e 9,5 milioni di euro per la realizzazione del teatro virtuale e del museo multisensoriale per un totale di 100 milioni di euro. Alla luce della nuova rimodulazione, la giunta regionale ha stabilito che  una riduzione drastica per la bonifica dei suoli dell’area, con 4,7 milioni di euro; per lo scavo archeologico e restauro, 36 milioni di euro; per la progettazione e realizzazione del parco archeologico, 9,8 milioni di euro; infine, per la realizzazione del teatro virtuale e museo multisensoriale, i fondi salgono a 14 milioni e mezzo, per un totale di 65 milioni di euro.
 Proprio ieri la vicepresidente della Regione Antonella Stasi e l’assessore alle Politiche ambientali Francesco Pugliano  hanno sottoscritto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’accordo di programma quadro relativo al “Recupero e valorizzazione dell’area archeologica Antica Kroton”.  All’incontro erano presenti, inoltre, Salvatore Mazzeo Dirigente Generale della Protezione Civile della Calabria e il sindaco di Crotone, Peppino Vallone. L’accordo sottoscritto dalla Regione, insieme con il Ministero Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, e Ministero dei Beni Culturali,  con l’impegno del Comune di Crotone, la Provincia di Crotone e della Sovrintendenza ai Beni  culturali, garantisce l’elenco degli interventi da realizzare e formalizza il cronoprogramma con una previsione per il completamento degli interventi entro dicembre 2017. 
La  Regione cerca di tranquillizzare anche sui «restanti 35 milioni di euro» mancanti all’appello  che  «saranno presto destinati, nella nuova programmazione 2014/2020 ad un intervento unico per il territorio finalizzato a creare stabile occupazione». Il problema è che allo stato attuale, i 35 milioni tolti sono reali, quelli che verranno, sono solo annunciati. Inoltre, la Regione sottolinea che  «l’operazione di scavo archeologico e il restauro saranno realizzati dalla Soprintendenza regionale ai beni archeologici. Tutti gli altri interventi saranno eseguiti in coordinamento con il Comune e la Provincia di Crotone. È intenzione della Regione Calabria promuovere la realizzazione di alcuni interventi anche all’interno dei siti archeologici nell’abitato cittadino». 

CROTONE  – C’era una volta l’antica Kroton, e questa è storia. C’erano una volta i 100 milioni  di fondi per l’antica Kroton e questa è storia più recente, quella scritta con la deliberazione della giunta regionale n. 273 del 28 luglio scorso, riguardante l’assegnazione  risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con la rimodulazione dell’azione intervento “valorizzazione archeologica antica Kroton”.  Dietro la parola “rimodulazione”, in realtà, si nasconde un taglio netto di 35 milioni di euro, sui 100 originariamente disponibili. Il provvedimento della giunta regionale è stato approvato in assenza del governatore Scopelliti, ma c’erano tutti gli altri assessori, compreso tutti quelli espressione del territorio crotonese, vale a dire, la vice presidente Antonella Stasi, Franco Pugliano e Alfonso Dattolo. 

 

Non è un particolare da poco, considerato che il provvedimento dell’esecutivo regionale non solo decreta il già citato taglio di 35 milioni, ma, come si legge dalla stessa delibera, i fondi originariamente destinati al territorio crotonese, sono stati  stornati «per fare fronte alle varie criticità finanziarie emerse in relazione alla copertura del debito sanitario, alle esigenze legate al trasporto pubblico locale e allo scopo di partecipare agli obiettivi di finanza pubblica». Come dire, una doppia beffa per Crotone, che è stata la più penalizzata a livello regionale a livello di servizi sanitari, e si è visto scippare 35 milioni prima destinati al territorio per coprire il debito sanitario. All’origine per la valorizzazione dell’area archeologica dell’antica Kroton erano stati stanziati 85,7 milioni  per la bonifica delle stesse aree, 4,8 milioni per la realizzazione del parco archeologico e 9,5 milioni di euro per la realizzazione del teatro virtuale e del museo multisensoriale per un totale di 100 milioni di euro. Alla luce della nuova rimodulazione, la giunta regionale ha stabilito che  una riduzione drastica per la bonifica dei suoli dell’area, con 4,7 milioni di euro; per lo scavo archeologico e restauro, 36 milioni di euro; per la progettazione e realizzazione del parco archeologico, 9,8 milioni di euro; infine, per la realizzazione del teatro virtuale e museo multisensoriale, i fondi salgono a 14 milioni e mezzo, per un totale di 65 milioni di euro. 

Proprio ieri la vicepresidente della Regione Antonella Stasi e l’assessore alle Politiche ambientali Francesco Pugliano  hanno sottoscritto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’accordo di programma quadro relativo al “Recupero e valorizzazione dell’area archeologica Antica Kroton”.  All’incontro erano presenti, inoltre, Salvatore Mazzeo Dirigente Generale della Protezione Civile della Calabria e il sindaco di Crotone, Peppino Vallone. L’accordo sottoscritto dalla Regione, insieme con il Ministero Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, e Ministero dei Beni Culturali,  con l’impegno del Comune di Crotone, la Provincia di Crotone e della Sovrintendenza ai Beni  culturali, garantisce l’elenco degli interventi da realizzare e formalizza il cronoprogramma con una previsione per il completamento degli interventi entro dicembre 2017. La  Regione cerca di tranquillizzare anche sui «restanti 35 milioni di euro» mancanti all’appello  che  «saranno presto destinati, nella nuova programmazione 2014/2020 ad un intervento unico per il territorio finalizzato a creare stabile occupazione». Il problema è che allo stato attuale, i 35 milioni tolti sono reali, quelli che verranno, sono solo annunciati. Inoltre, la Regione sottolinea che  «l’operazione di scavo archeologico e il restauro saranno realizzati dalla Soprintendenza regionale ai beni archeologici. Tutti gli altri interventi saranno eseguiti in coordinamento con il Comune e la Provincia di Crotone. È intenzione della Regione Calabria promuovere la realizzazione di alcuni interventi anche all’interno dei siti archeologici nell’abitato cittadino». 

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