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VIBO VALENTIA – Giovane, molto legato al presidente Francesco Talarico, ex vicesindaco di Vibo Valentia, esponente di primo piano dell’Udc vibonese. Sono questi i tratti salienti del prossimo consigliere regionale Salvatore Bulzomì, pronto a subentrare al dimissionario Francescantonio Stillitani, che ha gettato la spugna non senza criticare l’attuale politica calabrese. Ma nell’importante curriculum di Bulzomì non manca anche qualche neo o, quantomeno, qualche perplessità. 
Nei suoi confronti la Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito del procedimento penale sulla presunta compravendita degli esami all’università Magna Graecia di Catanzaro. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza non ha terminato il corso di studi. Da gennaio a luglio 2006 nel suo libretto universitario risultavano undici esami che secondo gli inquirenti sarebbero stati superati con verbali e veline artefatti dietro il pagamento di 10mila euro come corrispettivo. I presunti reati furono stati accertati a Catanzaro il 4 febbraio 2010. Bulzomì, dal canto suo, ha sempre ribadito la sua innocenza dalle accuse di corruzione e falso mosse nei suoi confronti. Un’inchiesta che certo non aiuta il futuro consigliere regionale che rischia di dovere affrontare la sua nuova esperienza politica con il peso non facile del processo. 
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