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COSENZA, 13 OTT – “Caro Epifani, desidero innanzitutto confermarti la mia profonda stima e gratitudine per la delicata ed impegnativa responsabilità di cui ti sei fatto carico assumendo la guida del Pd in questa fase difficile e complicata”. Lo scrive il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio in una lettera aperta al segretario del Pd Epifani.
“Come ben sai – prosegue – il Pd in Calabria è commissariato da oltre tre anni e, precisamente, dal luglio 2010, all’indomani del disastroso risultato registrato alle elezioni regionali. Tre anni sono un periodo lungo di sospensione della vita democratica di un soggetto collettivo che, nella partecipazione democratica, ha il suo naturale nutrimento ed il cui ruolo è quello di rappresentare, organizzare e proiettare in un progetto di governo i bisogni e la domanda di crescita economica e sociale e di riscatto delle popolazioni. In questi tre anni per ben due volte è stato regolarmente annunciato lo svolgimento del congresso regionale per poi pervenire al suo rinvio. In questi giorni si sta consumando il terzo tempo di una sceneggiata che considero non utile al Pd ed alla sua immagine e, certamente, negativa per le prospettive della Calabria. Intorno alla possibile deroga per consentire lo svolgimento del congresso regionale, in tempi rapidi ed in autonomia dagli schemi correntizi, così come sarebbe giusto e naturale per una forza le cui ispirazioni autonomistiche ha posto a base delle sue ragioni costitutive, ancora una volta (la terza!) si sta rappresentando una contrapposizione che considero irresponsabile e miope”.

COSENZA – Sono parole dre quelle che Mario Oliverio usa per descrivere la situazione del Pd calabrese, in una lettera indirizzata al segretario nazionale del Partito, Guglielmo Epifani. Il presidnete della Provincia di Cosenza parla di “una sceneggiata che considero non utile al Pd ed alla sua immagine e, certamente, negativa per le prospettive della Calabria”

Oliverio riferisce a Epifani che “intorno alla possibile deroga per consentire lo svolgimento del congresso regionale, in tempi rapidi ed in autonomia dagli schemi correntizi, così come sarebbe giusto e naturale per una forza le cui ispirazioni autonomistiche ha posto a base delle sue ragioni costitutive, ancora una volta (la terza!) si sta rappresentando una contrapposizione che considero irresponsabile e miope”.

Nella lettera viene ricordato che il Pd in Calabria è commissariato da oltre tre anni e, precisamente, dal luglio 2010, all’indomani del disastroso risultato registrato alle elezioni regionali: “Tre anni sono un periodo lungo di sospensione della vita democratica di un soggetto collettivo che, nella partecipazione democratica, ha il suo naturale nutrimento ed il cui ruolo è quello di rappresentare, organizzare e proiettare in un progetto di governo i bisogni e la domanda di crescita economica e sociale e di riscatto delle popolazioni. In questi tre anni per ben due volte è stato regolarmente annunciato lo svolgimento del congresso regionale per poi pervenire al suo rinvio. In questi giorni si sta consumando il terzo tempo della sceneggiata”.

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