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COSENZA – «Come studenti e studentesse dell’Unical, siamo convinti della necessità di rilanciare una mobilitazione territoriale che a partire dal tema dell’austerity e della crisi economica e democratica di questo Paese, sappia riconnettersi alle questioni che attraversano il nostro territorio. Riteniamo che la visita del ministro Maria Chiara Carrozza rappresenti l’opportunità per fare emergere tutte quelle vertenze che da un livello nazionale si declinano anche sul nostro territorio: la questione dei trasporti e il contrasto alla metropolitana leggera;le migliaia di lavoratori precari e cassa integrati della nostra regione; il mondo del precariato della scuola e dell’università».

Con queste parole gli studenti dell’Unical annunciano la volontà di avviare una manifestazione di protesta in concomitanza con la visita del ministro Maria Chiara Carrozza all’Unical prevista per l’inaugurazione del nuovo complesso residenziale San Gennaro. Gli studenti contestano «la programmazione dell’università dei prossimi due anni,in quanto si propone di migliorare i servizi agli studenti senza però prevedere strumenti di sostegno al diritto allo studio; si consente l’istituzione di nuove università telematiche anziché incentivare l’università pubblica e la qualità della didattica». 
Critiche anche alla Regione Calabria che «decide di stanziare finanziamenti ad hoc su master da svolgere presso università private/telematiche anziché destinare quegli stessi finanziamenti ad aumentare la copertura per le borse di studio ad oggi pari al 32% degli aventi diritto. L’attuale classe politica in linea di continuità con l’austerity e con la razionalizzazione delle risorse, impone ed auspica accorpamenti di interi corsi di laurea, e la formazione di confederazioni di atenei e consigli d’amministrazione con un unico presidente su base regionale o macro regionale con conseguenze pesantissime sulla qualità della didattica e soprattutto sulle scelte politica e amministrativa degli atenei che vedono così scomparire il principio dell’autonomia universitaria». 
Il tutto «mentre le università, sull’orlo del fallimento, chiedono con forza un rifinanziamento complessivo per tornare a fornire una didattica di qualità, una ricerca libera, una propria autonomia gestionale e politica e soprattutto una riforma che rispetti la missione e il senso dell’università pubblica!!! Oggi più che mai, dobbiamo mettere al centro il tema del diritto allo studio a partire dall’istituzione di un Bando unico per il diritto allo studio e una legge quadro nazionale per il finanziamento sul diritto allo studio». GLi studenti, inoltre, intendo «contrastare il progetto del Ministro Carrozza di esportare il test invalsi sulla qualità delle competenze in uscita delle università e la loro messa in competizione attraverso l’ipotesi di liberalizzazione del valore del titolo di studi». 
Per quanto concerne il locale poi, intendono, «contrastare la costruzione della metropolitana leggera, in quanto opera dispendiosa, inutile, disastrosa e che rappresenta l’ennesima speculazione economica e ambientale sul territorio Cosentino. Rivendichiamo l’istituzione di un servizio unico, efficiente e pubblico dei trasporti per l’area urbana Cosenza-Rende-Castrolibero e una riduzione del costo dei trasporti urbani,extraurbani e regionali. Un intervento immediato rispetto al pagamento delle mensilità arretrate ai lavoratori e casse integrati nonché, investimenti sul lavoro e contrasto alle forme di contratto atipico e a tempo indeterminato e ad ogni forma di precarizzazione dell’individuo». L’iniziativa di protesta si svolgerà alle ore 18.00 «per contestare la visita del Ministro Carrozza e del governo dell’austerity e per la costruzione di un assemblea capace di raccogliere le istanze e i movimenti attivi su territorio Calabrese verso la mobilitazione del 15 Novembre, data in cui la legge di stabilità tornerà in Italia con le correzioni e le imposizioni della Troika».  

Sulla questione è intervenuto anche il senatore Francesco Molinari del Movimento Cinquestelle il quale, dopo aver ricordato di aver presentato a luglio, senza ancora aver ricevuto risposta, «un’interrogazione diretta ad avere ragguagli dal Ministro per quanto concerne l’Università della Calabria, sull’inadeguata applicazione della normativa sulla trasparenza sia in termini di accessibilità che di informazioni pubblicate», aggiunge che la visita del ministro pare riguardi «una delle solite inaugurazioni di facciata delle quali la Calabria dovrebbe detenere un non invidiabile record, visto che si tratta di un’opera non terminata e che, nella migliore delle ipotesi, andrebbe a regime la prossima primavera: una delle tante beffe per gli studenti che si aspettano di vivere in un Paese che onori e rispetti il diritto allo studio dei suoi giovani». 
Molinari è spiancente di «non poter essere sul Ponte Bucci quando sua Eccellenza transiterà in visita guidata; sarò in visita, a costo zero per il Paese, a Bruxelles, ospite della Commissione europea. Chissà se la spending review interesserà anche la cerimonia d’inaugurazione: voglio sperare che non venga messo a carico dell’Università della Calabria un eventuale rinfresco (che sarebbe pure un po’ scortese visto che sarebbe per pochi e non per tutti). Terremo, comunque, alta la guardia».
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