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CATANZARO – Tensione, agitazione e nervosismo. L’assemblea per eleggere i delegati al congresso provinciale del Pd di Catanzaro si trasforma in una resa dei conti. Volano parole grosse. Tempi e modi utili per completare il tesseramento diventano motivo di scontro. Non c’è tregua. 

(LEGGI L’ARTICOLO SUI CONGRESSI PROVINCIALI IN CALABRIA)

Per oltre due ore, nella sede di via San Nicola, nel centro storico del capoluogo calabrese, c’è solo confusione. Prendono la parola i candidati alla segreteria, Enzo Bruno e Domenico Giampà. Si presentano le liste e si ascoltano gli aspiranti segretari di circolo. L’assemblea va avanti. Ma sempre all’insegna del caos. Nei visi di qualcuno c’è sbigottimento. Senso di smarrimento e preoccupazione. In sala, qualcuno si chiede: «Ce la faremo a fare il congresso?».
Un clima, e perplessità, che si stanno registrando in tutta la Calabria ed a tutti i livelli. Tensioni che stanno caratterizzando il confronto precongressuale sia a livello provinciale che in alcuni circoli, dove non mancano anche ricorsi e segnalazioni di irregolarità nella gestione del tesseramento.
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