X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Va deserta la gara di appalto per la costruzione del nuovo sistema fognario e depurativo della città di Catanzaro. Quando il consigliere comunale del Pd, Franco Passafaro, lo annuncia la conferenza stampa del centrosinistra volge ormai al termine. E la notizia altro non fa che accodarsi al lungo elenco di “incompiute” che l’opposizione lamenta a gran voce. 

“La maggioranza dovrebbe fare un bagno di umiltà”. Il centrosinistra del Consiglio comunale non usa giri di parole. Va subito dritto al punto. Affronta a muso duro la squadra di governo, guidata da Sergio Abramo, e spiega, ad uno ad uno, le azioni su cui occorre cambiare passo. Sanità, centro storico, sicurezza, videoriprese e università: i temi trattati da Salvatore Scalzo, Antonio Giglio, Roberto Guerriero, Vincenzo Capellupo e Franco Passafaro sono tanti. 
“Noi vogliamo un confronto aperto per discutere di politica complessiva del centro storico – dice Scalzo – non possiamo discutere solo con i commercianti. Occorre parlare anche con i proprietari, con Comune e Regione”. Guerriero si concentra, invece, sulla sanità: “Ci sono problematiche che abbiamo posto in maniera forte, penso alla sanità. Penso al tavolo Massicci: presto ci ritroveremo a dover affrontare la problematica della Fondazione Campanella, con 200 persone che non sappiamo che fine faranno. Non si dice più una parola su cardiochirurgia, non si parla di cosa si vuole fare del centro storico, non esiste più il confronto”. Il capogruppo di Sel, Antonio Giglio, non dimentica neanche i famosi finanziamenti promessi dalla Regione per lo stadio Ceravolo. “Questi soldi (cinque milioni di euro) – incalza – non sono neanche all’orizzonte. E’ stata fatta una gara senza soldi e probabilmente va rifatta. E’ una farsa: Scopelliti ha preso in giro i catanzaresi”.
L’allarme lanciato dal centrosinistra è che a dicembre – esattamente il sei – scadono i termini per completare la gara che, stante così le cose, andrà necessariamente rifatta, esponendo il Comune al rischio di contenziosi da parte delle ditte che vi hanno partecipato. Come Giglio anche Passafaro non va per il sottile: “Non è vero che il provvedimento della Tares è stato approvato da tutti. Noi avevamo offerto un altro modello”. Capellupo lancia, invece, l’allarmare sulla pulizia della città: dai topi nel centro storico agli scarafaggi a Lido. Prima di chiudere il consigliere lancia, quindi, una proposta: svolgere un’attività paritetica all’interno dei presidi sanitari.
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE