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ROMA – Le irregolarità nel tesseramento del Pd non sono limitate, ma riguardano circa il 30 per cento delle federazioni e tra le strutture provinciali presenti in tutta Italia a far segnare il record è la Federazione di Reggio Calabria. Stando a quanto ha dichiarato Pippo Civati, candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico, infatti, Reggio Calabria avrebbe fatto registrare una crescita nel tesseramento pari al 315.9%, per l’appunto la più alta della nazione. Per Civati «Epifani, Cuperlo e Renzi sono d’accordo per fermare il tesseramento», ma si tratta di una «proposta tardiva e insufficiente», perché «le irregolarità si sono consumate nelle scorse settimane. Trentaquattro federazioni su centodiciotto, ovvero quasi una su tre, non hanno fornito dati sul tesseramento e sono da considerare, quindi, irregolari». Civati, in particolare, ha fatto riferimento al documento di Gianni Principe, membro della commissione garanzia del congresso, in cui vengono identificate le federazioni che non hanno certificato i propri iscritti. Gli esempio più eclatanti, riportati nel documento, sono, come detto, i dati percentuali di Reggio Calabria pari al 315,9% seguita a ruota da Matera 304,3%, Napoli 303,0%, Campobasso 293,3% e Termoli 264,2%. «La proposta è di sanzionare il tesseramento selvaggio, senza penalizzare chi intende aderire al partito democratico genuinamente e neppure le federazioni che si sono comportate correttamente», ha chiesto Civati.

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