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VIBO VALENTIA – L’alleanza con l’Udc è strategica e vitale. Lo ha riferito Giuseppe Scopelliti, presidente della giunta regionale nel corso dell’incontro dell’Udc svoltosi presso la sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia. Il governatore la motiva con il fatto che quando ci furono le elezioni politiche e il partito dello scudo crociato ebbe una affermazione deludente «io dissi che proprio quello era il momento per sostenere le sue difficoltà». E aggiunge: «C’è una squadra che lavora alacremente, che non ha mai avuto frizioni, che non ha mai dato la sensazione di essere allo sbando. E poi c’è questa sinergia con il presidente del consiglio regionale che la Calabria non ha mai avuto». 

Per Scopelliti con la coalizione con l’Udc si è, dunque, «costruito un nuovo nuovo modo di interpretare la politica dando dei segnali molto chiari. Una squadra unita, coesa e forte come la nostra, che sa sopportare sulle proprie spalle le difficoltà, è destinata a continuare a vincere. La sconfitta di uno schieramento non è solo determinata dall’avversario, ma dalla propria coalizione che in quel caso non è riuscita a dialogare con la gente. Ma io sono certo che la nostra è perfettamente capace di imporsi nuovamente al governo della Regione». Alle parole del governatore sono seguite le dichiarazioni del segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, in visita proprio a Vibo Valentia: “Siamo e resteremo alleati leali del governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Siamo fermamente convinti di questa scelta e – ha aggiunto – sosterremo Scopelliti sino alla fine della legislatura. Il lavoro che si sta facendo in Calabria è enorme, avendo ereditato una situazione disastrosa con debiti enormi specie nel settore della sanità regionale. Certamente le difficoltà incontrate sono tante e certamente si può fare di più nell’azione di governo. In Calabria – ha concluso Cesa – stiamo in ogni caso lavorando proprio in tale direzione, allo scopo di realizzare sempre di più”.
LA SINTESI DEL PDL – Scopelliti si è soffermato anche sulla situazione interna al Popolo delle Libertà: «Il Pdl sta trovando un momento di sintesi, di confronto e di discussione, e poi ci sono le fasi in cui tutti si definiscono belusconiani. Qui c’è un problema serio, tutti riconosciamo la sua leadership, ma dopo di lui, per noi, c’è Alfano, dall’altro lato Verdini, la Santanché ed altri. Sono questi gli argomenti sui quali bisogna confrontarsi. Il 16 novembre dovrebbe rappresentare un messaggio nuovo al Paese, un momento in cui Berlusconi presenta agli italiani l’alternativa al Pd, e quindi a Matteo Renzi che a mio giudizio vincerà le primarie». Il Centrodestra, a giudizio del presidente della Regione, presenta un gruppo dirigente granitico che lancia un segnale chiaro all’Udc per costruire questa idea di un nuovo partito popolare italiano che si riconosce nei valori di quello europeo, che ragioni sulle nuove sfide, che vada incontro ai bisogni degli italiani. 
I “DEBITI DEGLI ALTRI” – Scopelliti ha parlato, infine, della situazione ereditata alla Regione: «Un miliardo di buco nella sanità, il problema Sorical, i buchi dell’Arssa e dell’Afor, quello dei trasporti. Stiamo, in pratica, pagando i debiti contratti da altri e che siamo costretti a pagare noi in una situazione drammatica nella regione. Noi porteremo la Calabria a zero quando l’abbiamo presa a -10, e se saremo nuovamente al governo avremo una macchina già a pieno regime, già ampiamente rodata».
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