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CATANZARO – La questione del congresso provinciale del Pd di Catanzaro si fa incandescente. L’assemblea dei delegati al congresso provinciale del Pd di Catanzaro, infatti, si è riunita oggi e ha eletto il nuovo segretario provinciale del partito, Domenico Giampà. Al voto, per acclamazione, hanno partecipato 73 delegati che si sono espressi a favore del candidato, sostenuto da Azione democratica e Areadem e che si contrappone all’altro aspirante alla segreteria provinciale Enzo Bruno, di area renziana. 

L’assemblea che ha eletto Giampà, sostenuto nell’ultima fase anche dal terzo candidato segretario Francesco Muraca, è stata convocata dalla Commissione provinciale dei garanti cui a norma di statuto spetta il compito di convocazione. La decisione di chiamare al voto i delegati è stata adottata malgrado la Commissione regionale dei Garanti avesse congelato la situazione in presenza di un giudizio pendente su una serie di ricorsi, presentati dal candidato renziano, relativi alla regolarità di alcuni congressi di circolo presentati. 
In una dichiarazione congiunta intervengono sulla vicenda il commissario regionale del Pd calabrese, Alfredo D’Attorre e il presidente della Commissione regionale dei garanti, Mario Paraboschi. “Rispetto alla vicenda del Congresso provinciale di Catanzaro – affermano – la Commissione congressuale regionale e quella nazionale saranno chiamate nelle prossime ore ad assumere decisioni conclusive. Prima di esse, è evidente che non vi può alcuna convocazione valida dell’Assemblea provinciale e alcuna proclamazione del Segretario provinciale”.
Pronta la replica di Azione Democratica che sostiene Giampà: “Le dichiarazioni del commissario regionale del Pd calabrese on. Alfredo D’Attorre, deputato catanzarese, sono da ritenersi arroganti e irresponsabili poichè egli non ha alcun titolo per intervenire nei procedimenti elettorali congressuali chiaramente codificati dal regolamento nazionale per il congresso e conclude la nota – da quello regionale approvato dallo stesso D’Attorre e dal coordinamento regionale del partito”.
Anche Catanzaro, dunque, conferma il clima di tensioni ed ostilità all’interno del Partito democratico calabrese, come già accaduto per l’elezione di Guglielmelli a Cosenza (LEGGI L’ARTICOLO) oppure per la doppia elezione avvenuta a Crotone (LEGGI L’ARTICOLO). 
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