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CATANZARO – In Calabria nessuno sa chi ha vinto i congressi del Partito democratico. Non lo sanno i Comitati che sostengono i candidati, non lo sanno i sostenitori e quanti hanno partecipato alle varie assemblee. Ma, soprattutto, non lo sa il Pd regionale che dovrebbe fungere, nei vari organismi statutari, da collettore dei dati. Una situazione paradossale, che sta alimentando scontri e tensioni, con i rispettivi sostenitori pronti a gridare la propria vittoria nell’incredulità generale e in un clima di guerriglia basata sui numeri.

“L’INDISCUTIBILE” VITTORIA DI RENZI – “In Calabria Matteo Renzi vince le convenzioni”. Ad annunciare la vittoria del sindaco di Firenze nei congressi calabresi è il Comitato Pro Renzi segretario nazionale del Pd, che rilancia l’azione politica in vista del congresso nazionale: “Questa indiscutibile vittoria calabrese deve indurre tutti i militanti e simpatizzanti democratici a produrre il massimo sforzo per le primarie del prossimo 8 dicembre, al fine di determinare – è scritto in una nota – un ancor più ampio successo di Matteo Renzi, così da rappresentare che anche in Calabria finisce un’epoca”. 

“L’affermazione in Calabria di Matteo Renzi – prosegue la nota – ha interessato anche la provincia di Cosenza dov’è presente la massima concentrazione di alti dirigenti del Pd aderenti all’area Cuperlo. Ciononostante, Matteo Renzi fa registrare un dato inferiore di soli 800 voti rispetto a Cuperlo. Se si considera, però, che, nella provincia bruzia, Gianni Pittella ha ottenuto oltre 800 suffragi e che tutti i dirigenti, che hanno sostenuto il vicepresidente del Parlamento Europeo, già nella fase del congresso per la segreteria provinciale avevano manifestato la chiara volontà di allearsi con l’area Renzi, ne consegue che le convenzioni nella provincia di Cosenza si sono concluse con un sostanziale pareggio. Tutto questo fa ben sperare che anche nella più grande provincia calabrese – sostengono i renziani – l’8 dicembre si sancirà il successo di Matteo Renzi. A tal fine il Comitato invita ancora una volta i militanti, i simpatizzanti e tutti i cittadini della provincia di Cosenza a mobilitarsi per Matteo Renzi segretario nazionale del Partito democratico”.
C’è, dunque, un vincitore nelle elezioni calabresi, ma restano i dati inquietanti di un partito lacerato. Segnato da forti contrapposizioni che tengono in sospeso i congressi provinciali, come accaduto a Catanzaro (LEGGI L’ARTICOLO), Cosenza (LEGGI L’ARTICOLO) e Crotone (LEGGI L’ARTICOLO), giusto per citare i casi più eclatanti, così come in tante altre realtà territoriali.
CUPERLO VA OLTRE I DATI PARZIALI – D’altronde, mentre il Comitato Renzi cantava vittoria, il Comitato Cuperlo replicava a muso duro e issava le bandiere del successo. E’ il Comitato provinciale di Cosenza a frenare gli entusiasmi dei sostenitori di Renzi: “Finora gli unici dati noti e definitivi sono quelli che nelle provincie di Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia attribuiscono a Gianni Cuperlo di gran lunga il successo nelle Convenzioni per la selezione dei candidati alla segreteria nazionale del Pd”. 
“Per conoscere il dato definitivo sulla Calabria – prosegue la nota – bisogna andare oltre i dati parziali che fino a questo momento pervengono dalle altre due provincie. Il successo di Cuperlo si configura attraverso un dato sostanzialmente omogeneo e diffuso. Il dato odierno, oltretutto, conferma la tendenza che si era manifestata nelle precedente tornata dell’elezione dei segretari del Pd nelle provincie calabresi. E’ avvenuto esattamente il contrario di quanto dichiara il ‘comitato pro Renzì in una nota stampa diffusa qualche ora fa. Infatti, soprattutto nella provincia di Cosenza il risultato è netto ed inequivoco. E’ davvero curioso e surreale che si debba ricorrere ad utilizzare il voto registrato da Gianni Pittella per tentare di consacrare vincitore nella provincia di Cosenza Matteo Renzi”. 
“Del resto, già l’elezione a segretario di Luigi Guglielmelli – si aggiunge nella nota – è avvenuta con il significativo apporto di molti iscritti che hanno espresso successivamente la loro preferenza per Pittella e Civati. Si sono create così tutte le premesse perchè elettori di esperienze e culture di diverso orientamento e provenienza che parteciperanno alle Primarie dell’8 dicembre possano sostenere Cuperlo e bocciare in Calabria la contraddizione di quei settori del gruppo dirigente che hanno pensato di rifugiarsi sotto l’ombrello di Renzi solo per difendere rendite di potere e per autoreferenzialità. Infatti, nel caso in cui Renzi dovesse divenire segretario nazionale, dovrà necessariamente fare i conti in Calabria con il fatto che un vero ed autentico processo di rinnovamento politico-culturale e generazionale è stato promosso dall’Area Cuperlo. Insomma, la rottamazione o il rinnovamento Renzi dovrà operarli soprattutto verso i metodi e le figure di molti tra quei dirigenti che oggi lo sostengono. I calabresi l’8 dicembre – conclude la nota dei cuperliani – esprimeranno piena fiducia a Cuperlo. Dunque, non soltanto per il sostegno al progetto di cui si fa portatore ma anche per esprimere un dissenso nei confronti di quei dirigenti che attraverso il sostegno a Renzi vorrebbero impaludare il Pd della Calabria, avvolgendolo nei vizi e nelle pratiche degenerative della vecchia politica”. 

PITTELLA BACCHETTA I RENZIANI – Le affermazioni del Comitato Renzi hanno provocato la reazione del Comitato Pro Pittella: “La nota del Comitato Pro Renzi della Calabria nella quale si fa riferimento a una presunta volontà dei sostenitori di Gianni Pittella di far confluire alle primarie dell’8 dicembre i propri voti su Renzi è infondata e basata su non si sa quale congetture. Desta meraviglia il ricorso a simili espedienti per tentare di confondere gli elettori pur di annunciare una vittoria ancora da conquistare. Gianni Pittella ha ottenuto risultati importanti nella provincia di Cosenza, con oltre 1000 voti di preferenze e nella provincia di Crotone con dati esaltanti espressi in 1400 voti e il 25,74% dei suffragi, che sono indicazioni chiare del consenso che gode in Calabria. I dati finora conosciuti – conclude la nota – confermano la scelta fatta da Pittella a concorrere alla segreteria nazionale del PD e danno una chiara indicazione per andare avanti nella nostra battaglia”. (sa.pu.)

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