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CATANZARO – La legge di stabilità del 2012 vieta alle amministrazioni pubbliche di acquistare o noleggiare nuove auto blu. E chiede anche di ridurre il parco auto già esistente. Un diktat per le amministrazioni che, però, non sembra essere arrivato in Calabria. D’altronde, questa regione rimane tra quelle dove si registra il maggior numero di auto blu, destinate a politici e alla rappresentanza istituzionale. 
I dati aggiornati sul parco macchine è stato reso noto dalla Formez che ha realizzato il censimento ai primi dieci mesi del 2013 per conto del Ministero per la Pubblica amministrazione e la semplificazione. La Calabria, dunque, rimane tra le regioni con il maggior numero di auto blu, ben 315 quelle dichiarate dagli stessi enti interessati dal censimento. Ma, soprattutto, non risulta tra le regioni che più si sono impegnate a ridurre il numero di macchine. Eppure il dato nazionale evidenzia la buona volontà di tante istituzioni, al punto che le auto blu sono scese da 5.158 a 4.823 unità, le altre tipologie di vetture sono passate da 50.462 a 47.464 unità.
Spulciando tra i dati che riguardano ogni singolo ente calabrese, le incongruenze non mancano. Certo, volendo essere in buona fede, molte di questa autovetture serviranno per servizi importanti, magari irrinunciabili, forse essenziali, ma qualcosa di anomalo c’è. A partire dal numero di autovetture in carico agli uffici della Giunta regionale. Sono 109 in tutto. Quasi un terzo dell’intero parco macchine della Calabria. Di queste, 89 sono di proprietà e 20 a noleggio senza conducente. La gran parte, 82, sono auto medio-piccole, con una cilindrata compresa tra 1.100 e 1.599, ma ci sono anche 15 autoveicoli con una cilindrata maggiore o superiore i 1.900 e 12 minore e uguale i 1.099. Tante, forse, considerato che si tratta dei soli uffici di pertinenza della Giunta. E comunque un dato in contrapposizione con quello, anche questo anomalo, del Consiglio regionale, dove le auto di proprietà sono appena 3, anche se tutte di massima cilindrata.
Non è male nemmeno il parco auto dell’Arpacal, dove sicuramente sono inserite anche quelle autovetture necessarie per le esigenze di servizio e di monitoraggio del territorio. Sono 30 in tutto, ma di queste ben 13 hanno una cilindrata superiore ai 1.900. Altro importante parco auto è quello relativo ad un ufficio legato alle attività in agricoltura; si tratta dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dei servizi della Calabria, con sede a Cosenza. Sono autovetture, ben 27, la gran parte delle quali di piccola e media cilindrata. 
Nel censimento di Formez sono comprese tutte le pubbliche amministrazioni: Aziende sanitarie, Comuni, Regione, Province, comunità montane, consorzi pubblici, enti regionali e di ricerca, Camere di commercio e autorità territoriali e portuali. Così, continuando a spulciare nei dati resi pubblici per la trasparenza della pubblica amministrazione, è impossibile non notare quelle che appaiono come incongruenze tra lo stesso tipo di enti, ma magari con popolazioni e territori diversi. E’ quello che accade per le province. Tenendo conto di un rapporto tra numero di abitanti e vastità territoriali, infatti, la Provincia di Crotone appare certamente quella più legata all’uso delle auto blu. Per l’ente intermedio crotonese sono, infatti, necessarie ben 20 macchine, delle quali 9 di grossa cilindrata e altrettante medio-piccole. Di queste 16 risultano a disposizione degli uffici, con e senza autista. Sorprende anche la qualità del parco macchine: si tratta infatti dell’unico ente calabrese che ha nel suo garage i modelli di dieci case automobilistiche. Un tocco di fantasia e di differenziazione, probabilmente. 
Il dato crotonese, d’altronde, appare in contrasto con quello ad esempio della provincia più grande, quella di Cosenza, che ha in carico complessivamnete 26 auto blu, 17 delle quali di proprietà e 9 a noleggio. Di queste, comunque, ben 16 superano i 1.900 di cilindrata, anche se appare non di poco conto il fatto che sono 17 quelle a disposizione degli uffici ma, si badi bene, sempre con autista. Guardando al dato numerico, senza tenere conto di popolazione e territorio, la Provincia con il maggiore numero di auto blu è quella di Reggio Calabria con 27 macchine, sette delle quali della cilindrata maggiore. Tra queste, però, quattro vengono dichiarate come non utilizzate, mentre otto sono a disposizione degli uffici con gli autisti. In questo caso, l’ente ha scelto di utilizzare solo autovetture di case italiane. 
Più attente alle spese per il parco macchine, appaiono, almeno rispetto ai numeri, le province di Catanzaro e Vibo Valentia. L’ente intermedio del capoluogo calabrese ha, infatti, dieci auto blu, anche se ben 9 sono di cilindrata uguale o maggiore di 1.900. Di queste 3 sono con uso esclusivo dell’autista e quattro sono a disposizione degli uffici. La particolarità è che a Catanzaro c’è una predilezione per le Honda e le Toyota, in numero maggiore rispetto ad altre case automobilistiche. Per la Provincia vibonese, invece, il “piccolo” parco auto vede sei autoveicoli, dei quali uno solo di grossa cilindrata. 
Inutile sottolineare le tante esigenze degli enti, e magari il “carico” di automezzi destinati a servizi importanti. Resta, innegabile, il dato che i tagli non si sono visti e, in un periodo di spending review per tutti, almeno qualcosina si potrebbe limare.

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