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SCALEA (CS) – Cinquecento unità immobiliari da sanare. E di queste, molte sono a Scalea, in provincia di Cosenza. Ed è per loro che il governo ha immaginato di inserire nella Legge di stabilità un vero e proprio condono edilizio. Questa è la denuncia del Movimento 5 Stelle, riprese anche dai Verdi e da altri movimenti. 
Nella relazione di accompagnamento all’emendamento si afferma che la modifica riguarda la costruzione di edifici “in assenza di autorizzazione” avvenuta “in genere” prima della legge-ponte del ’67. In sostanza, spiegano i relatori, si tratta di circa “500 situazioni” situate soprattutto nei territori di Scalea (Calabria), di Chioggia (Veneto) e, in parte, di Cavallino-Treporti (Veneto). 
Il prezzo di vendita delle aree su cui sono state realizzate abitazioni “determinato secondo criteri e valori di mercato” sarà stabilito dall’agenzia del demanio e dovrà essere “pari al doppio del valore delle medesime”. Sempre secondo la relazione “la norma definirebbe assetti proprietari spesso controversi, in taluni casi oggetto di cause per usucapione” e quindi porterebbe ad una “sensibile riduzione dei contenziosi attualmente pendenti”.
Ed è su questo emendamento che sono esplose le polemiche. Secondo il senatore Cinquestelle Andrea Cioffi, “ciò vuol dire che le proprietà abusive verranno acquisite dall’agenzia del demanio e rivendute agli occupanti che ne faranno richiesta”. Per il senatore ‘grillino’ tutto ciò “è assurdo” perchè, in questo modo. “si fanno nuovi condoni su aree demaniali per fare cassa. Si fa cassa con l’illegalità”. Proteste sono arrivate anche dal portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, ma anche dallo stesso Pd, partito di maggioranza, con le dure prese di posizione del presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, e del deputato Michele Anzaldi.
Il Governo, però, smentisce attraverso il relatore del Pd, Federico Fornaro e il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta: “Nessun condono edilizio – dice Fornaro – . Stiamo ancora discutendo dell’emendamento presentato da noi d’intesa con il governo e siamo pronti ad accogliere eventuali subemendamenti per evitare proprio che qualcuno possa pensare che si tratti di un condono generalizzato. Il senatore Cioffi del Movimento 5 Stelle non ha scoperto proprio un bel nulla: tutto sta avvenendo nel massimo della trasparenza e del rispetto dei regolamenti”. 
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