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di ANDREANA ILLIANO 

 
CATANZARO – Lo sblocco del turnover sulla sanità non è una chimera. Lo afferma il subcommissario per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria, Urbani. Il punto è che nella riunione, avuta quasi un mese fa, (la data del verbale risale ai primi di aprile) al tavolo Massicci la struttura commissariale ha chiesto la deroga al blocco del assunzioni, allegando tanto di documentazione e ha avuto una risposta chiara, il verbale della riunione infatti dice: «Il documento è all’esame del ministero della Salute per le opportune e necessarie valutazioni. Da un primo esame non appare esaustivo e necessiterà di ulteriori integrazioni, volte a poter accertare che la grave situazione del blocco del turnover persistente da anni in Calabria possa effettivamente compromettere l’erogazione dei Lea». I Lea sono appunto i Livelli essenziali di assistenza che non possono essere ignorati. A questo si aggiunge che le integrazioni, richieste a quelle riunione del tavolo Massicci, la Regione le ha già prodotte. Siamo oltre. Certo bisogna aspettare, ma non tutto è perduto. 
Tant’è che il sub commissario Urbani è fiducioso e chiarisce in una nota diramata alle agenzie nella tarda serata di ieri: «Il Ministero ci ha richiesto ulteriori chiarimenti che la struttura commissariale al completo, cioè il commissario Scopelliti, il sub commissario Generale Luciano Pezzi ed il sottoscritto, ha prontamente inviato. Ci sono tutte le condizioni per lo sblocco del turnover per il quale non è sufficiente il parere positivo del Tavolo Massicci, ma è necessario, come è sempre avvenuto in passato, una legge ad hoc per la cui stesura siamo in contatto con i ministeri vigilanti. Siamo fiduciosi e convinti che possa essere emanata quanto prima. A seguito degli adempimenti prodotti nel corso dell’ultima riunione con i ministeri affiancanti, si sono infatti create le condizioni per lo sblocco del turnover che avviene, ribadisco, con una legge dello Stato». Per la metà del mese di maggio è previsto un Tavolo di affiancamento proprio sullo sblocco del turnover, all’esito del quale, se saranno confermate le condizioni, ci sarà il via libera al testo di legge che consentirà alla Calabria uno sblocco parziale del turnover. Insomma non ancora tutto è perduto. Anche se Pd e Pse la pensano diversamente e affermano: «Per poter dire di aver messo mano al risanamento, Scopelliti ha devastato la rete dell’assistenza sanitaria e compromesso la capacità di erogare un servizio pubblico essenziale», scrivono Enzo Paolini, Carlo Guccione, Giuseppe Mazzuca, Giovanni Perri da Cosenza.
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