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IL premier Matteo Renzi torna in Calabria, dopo il viaggio a Scalea del 26 marzo scorso (LEGGI). Stavolta lo fa in piena campagna elettorale per le Europee e nell’ambito di un mini tour al Sud che lo ha portato prima a Napoli e poi a Palermo. A Reggio Calabria ha annunciato che l’agenzia per i beni confiscati resterà in città e soprattutto ha assicurato un monitoraggio costante: «Sarò al Sud ogni 3 mesi per fare il punto sulle difficoltà dei lavoratori».

Proprio dal mondo del lavoro sono arrivate le contestazioni, in particolare davanti alla prefettura, prima tappa del premier. Curiosa provocazione dei precari che sventolavano false banconote da 80 euro, riferendosi al bonus annunciato dal governo. 

IL VIDEO: DONNA STRAPPA MEGAFONO PER URLARE CONTRO RENZI

Per i problemi calabresi, Renzi ha annunciato l’intenzione di creare una cabina di regia. E alla fine, analizzando le situazioni di criticità, è sembrato “riabilitare” i borboni: «La Calabria – ha detto – era una regione ricca».

I commenti dei calabresi, intanto, scorrono sui social network tramite l’hashtag #renzincalabria, che il Quotidiano segue sulla sua pagina web e sui canali social, per raccogliere aggiornamenti e reazioni alla giornata reggina e alle dichiarazioni del premier.

 

 

La tappa calabrese di Renzi è iniziata in ritardo rispetto all’orario prefissato delle 13 con una riunione sull’ordine e la sicurezza provinciale presso la sede del Palazzo del Governo. Poi un incontro istituzionale sul tema «Fondi strutturali e sviluppo» presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

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CONTESTAZIONI IN PREFETTURA – All’arrivo del premier, applausi e fischi si fondono. A contestare soprattutto i lavoratori in mobilità, i precari, i pescatori. A loro il sottosegretario Marco Minniti aveva assicurato che dalle parole di Renzi sarebbe venuto un impegno preciso per la realtà calabrese. Curiosa provocazione di alcuni precari, che si sono presentati sventolando banconote dall’improbabile taglio di 80 euro.

Dopo il suo arrivo, Renzi è entrato in prefettura per il primo vertice a porte chiuse al quale è presente il ministro per gli Affari regionali, la calabrese Maria Carmela Lanzetta. Con il premier è arrivato anche il ministro al Lavoro Poletti che ha annunciato alle forze sociali: «Se venerdì il Consiglio dei ministri darà l’ok, pagheremo la mobilità in deroga per tutto il 2013».

I BRONZI COME MODELLO – Atmosfera diversa davanti al al Museo nazionale dove il presidente del Consiglio è arrivato al termine della sua visita in prefettura. Renzi è stato accolto da un centinaio di persone, tra cui molti bambini, che lo hanno a lungo applaudito. Si è avvicinato ai ragazzi e dopo avere fatto con alcuni di loro il «batti cinque» si è fatto fotografare ed ha firmato autografi. 

Renzi ha fatto poi ingresso nel Museo in cui sono esposti i Bronzi di Riace per presiedere un incontro sulla gestione in Calabria dei Fondi europei al quale parteciperà, in
rappresentanza della Giunta regionale, la vicepresidente Antonella Stasi. Il premier nel suo intervento ha affrontato diversi temi. Ha assicurato che l’Agenzia per i beni confiscati resterà a Reggio.

Sull’immigrazione ha detto: «L’Europa ci spiega tutto su come si deve pescare il pesce spada, ma gira la testa quando andiamo a soccorrere persone in difficoltà. Capisco sia difficile essere ottimisti, ma l’Italia ce la può fare». L’Italia, ha aggiunto, deve essere capace di «trasformare capolavori di bellezza quali i Bronzi non solo per un arricchimento spirituale ma anche come fattore di sviluppo». Nel museo il presidente ha poi aggiunto: «Nei Bronzi c’è anche un altro tipo di bellezza, un basamento antisismico dell’Enea il cui brevetto interessa anche al Giappone. Occorre impiegare la bellezza anche come sviluppo».

IL LAVORO, GLI ASILI, LE SCUOLE – «Siamo abbastanza preoccupati dei dati sull’iniziativa “Garanzia giovani” in Calabria, dove c’è da spendere 1,7 miliardi di euro», ha detto Matteo Renzi commentando i dati secondo i quali in Calabria c’è il 22,2% di disoccupazione e il 56% di quella giovanile: «Immagino – ha dichiarato – ci sia lo spazio per la grande opportunità di iscriversi a “Garanzia giovani”. Invece la Calabria è solo sesta, con solo 1.148 iscritti dal primo maggio».

Il premier ha poi replicato alle sollecitazioni sull’edilizia scolastica assicurando che «domani tutti i sindaci che hanno risposto al mio precedente invito sugli edifici scolastici da mettere a posto riceveranno una richiesta di approfondimento per un singolo plesso». E si è soffermato anche sulla questione degli asili nido definendo «drammatica» la carenza di strutture: «Serve attenzione ai servizi alla persona, ci sono oltre 180 miliardi di fondi europei in questo settore e sono un’occasione da non perdere».

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