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SFUMATA l’ipotesi di rinnovare il Consiglio regionale il 12 ottobre, diradato (ma non troppo) il polverone per le primarie istituzionali, in Calabria sembra prospettarsi l’ipotesi di un election day. Il 26 ottobre, giorno nel quale Reggio Calabria sarà chiamata ad eleggere il Consiglio comunale travolto dal provvedimento di scioglimento dell’ottobre 2012, si potrebbe in realtà votare in tutta la Calabria per le Regionali, anch’esse ancticipate rispetto alla scadenza a causa della condanna del governatore Scopelliti.

Sarebbe infatti la prima data utile alla luce dell’incastro di date che si è venuto a creare dopo che Franco Corbelli ha presentato le cadidature del movimento Diritti Civili (LEGGI) per le primarie istituzionali che la giunta regionale ha fissato per il 21 settembre. 

LEGGI L’ARTICOLO: LA FURBATA DI TALARICO PER OSTACOLARE IL VOTO

Nel corso di un incontro avvenuto in mattinata a Rende, Corbelli ha ribadito al segretario regionale del Pd di non avere intenzione di rinunciare alla consultazione preliminare. Si è detto disponibile, però, a sottoscrivere una lettera alla presidente facente funzioni della Giunta, Antonella Stasi, perché si indica il voto nell’ultima domenica di ottobre. Per quella data, potrebbe essere possibile votare applicando il nuovo statuto che prevede un consiglio regionale composto da 30 elementi anziché 50.  Il testo, modificato in seconda lettura nella seduta di Consiglio del 3 giugno 2014, è stato pubblicato sul Burc in data 9 giugno 2014 e secondo la norma per diventare esecutivo devono trascorrere 90 giorni. E dal decreto, poi devono passare 45 giorni.

Ci sarebbero inoltre i tempi per permettere di presentare le liste dopo le primarie istituzionali che il movimento Diritti Civili farà il 21 settembre: secondo la legge, infatti, devono trascorrere 35 giorni tra le consultazioni preliminari e il voto. Nel frattempo, il Pd potrà proncunciarsi definitivamente sulla scelta delle candidature nel corso dell’assemblea convocata per il 2 settembre (LEGGI).

«I politici hanno perso il senso della realtà», aveva tuonato Confindustria Calabria nei giorni scorsi (LEGGI), denunciando i tempi lunghi trascorsi dalle dimissioni di Scopelliti.

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