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REGGIO CALABRIA – Primo banco di prova per il consiglio regionale che nella seduta di oggi e domani dovrà approvare secondo l’ordine del giorno dei lavori definito il Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione per gli anni 2015-2017; il collegato alla manovra di finanza regionale per il 2015; la legge di stabilità regionale; il bilancio di previsione della Regione per l’anno 2015 e il pluriennale 2015-2017, nonché il bilancio del Consiglio regionale. Quest’anno per il consiglio regionale si tratta di aprire il cantiere della svolta perché la necessità della salvaguardia degli equilibri di bilancio diventa una priorità non solo per garantire il pareggio effettivo nel 2015, ma anche per superare, come prima evidenziato, il sistema dei controlli previsti dal DL 174/2012. 

LE CASSE DELLA REGIONE SONO IN SOFFERENZA: ECCO COSA NON VA

Nei servizi pubblicati oggi sull’edizione cartacea del Quotidiano, si evidenzia che la Regione dovrà anche trovare il sistema per coprire le leggi di spesa che per quest’anno ammontano a 272 milioni ma già dal prossimo anno si prevedono 220 milioni per un taglio lineare di tutte le voci comprimibili e in alcuni casi ci saranno spese che non potranno più essere compresse e dovranno essere eliminate. Quindi una revisione e riordino delle legge di spesa diventa una necessità. 

Al dipartimento Bilancio individuano 4 obiettivi per il 2015: pareggio di bilancio in Sanità; riordino del trasporto pubblico locale per poter accedere al fondo nazionale dei trasporti senza penalizzazioni; possibilità di utilizzare le risorse statali e comunitarie per i debiti pregressi e per i progetti sulla salvaguardia ambientale attraverso un uso mirato degli operai forestali in modo da non gravare sul bilancio della Regione (40 milioni di euro è la quota regionale del 2015 oltre ai 140 milioni a carico dello Stato) e tagliare la spesa degli enti sub regionali e partecipate dalla Regione. 

Ma il raggiungimento del pareggio in Sanità resta l’obiettivo primario perché ciò consente non solo di poter utilizzare il “tesoretto” che si è creato con la fiscalità aggiuntiva del 2013 e 2014 pari a 100 milioni, ma di poter sgravare da una fiscalità fin troppo pesante le aziende e i cittadini calabresi. 

Nella seduta di oggi il consiglio regionale dovrà approvare anche il bilancio di previsione dell’assemblea legislativa. Palazzo Campanella ha chiesto a Palazzo Alemanni fondi per 59 milioni e 800 mila euro circa per il funzionamento dell’assemblea legislativa. Fino a qualche anno fa il consiglio regionale costava quasi 77 milioni di euro, negli anni c’è stata una riduzione della spesa, imposta da Giuseppe Scopelliti nella parte del finanziamento dei gruppi regionali e degli organi politici. Il Bilancio del Consiglio Regionale è stato sempre un mistero, al di là delle voci di spesa aggregate non è stato mai pubblicato il dettaglio della spesa in una logica di poca trasparenza facendo diventare il Palazzo il maggiore centro politico-clientelare della Calabria.

 Una cosa che sembra certa e che negli atti pubblici non emerge è che il tesoretto costruito negli ultimi 20 anni e depositato in alcuni conti di istituti bancari di Reggio Calabria è svanito. Gli ultimi 28 milioni si sono volatilizzati per coprire le spese delle ultime elezioni regionali (8 milioni) e altri 20 per pagare una non meglio precisata sentenza della Corte dei Conti sulla sanità.

 

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