Regionali, Oliverio pensa ad un passo di lato e Zingaretti rilancia l'appello all'unità del Centrosinistra nel segno di Callipo

Non finiscono mai i colpi di scena in questa campagna elettorale per le regionali 2020. Fonti vicine al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, dicono che il Governatore sarebbe prossimo ad una clamorosa decisione.

Secondo alcune indiscrezioni Oliverio potrebbe rinunciare alla candidatura che ha inseguito per tutti questi mesi.

Sarà comunque protagonista di questa tornata elettorale attraverso la realizzazione di una o due liste a supporto del candidato del PD Pippo Callipo. In queste ore sono in corso frenetiche trattative per definire i dettagli dell’accordo che a questo punto già domani potrebbe essere ufficiale.

Nel frattempo, proprio da parte del segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, arriva un appello all’unità: «Attribuisco grande importanza al risultato della Calabria. La divisione del centro destra apre uno scenario nuovo, mettendoci nelle condizioni di poter competere e vincere con Callipo, una sfida che poche settimane fa sembrava impossibile», Zingaretti, quindi, aggiunge: «Abbiamo due obiettivi davanti a noi: combattere e sconfiggere la ‘ndrangheta e sbarrare il passo alla peggiore destra emersa in Italia dopo il ventennio fascista. Per questo -continua Zingaretti – mi rivolgo a tutte le forze civiche e democratiche».

A questo punto arriva l’appello al governatore uscente: «Mi rivolgo in particolare a Mario Oliverio – sostiene Zingaretti – al quale confermo stima politica e personale. Nei giorni scorsi più volte ha sostenuto di non aver detto ‘Oliverio o morte’. Gli chiedo di sostenere questo percorso di cambiamento e rinnovamento, anche al fine di non disperdere il lavoro svolto in questi anni. Un partito democratico forte e unito può contribuire in maniera decisiva alla vittoria. È il momento – conclude – di far prevalere le ragioni dell’unità, come ci chiedono in tanti: dal movimento sindacale, a forze associative e del civismo, alle forze produttive».