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Enzo Ciconte

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COSENZA – «Tutto quello che posso dirle è che martedì sera ho ricevuto una telefonata, durata circa un’ora, in cui autorevoli esponenti del Pd mi hanno chiesto la disponibilità ad una mia candidatura. A questa richiesta ho risposto positivamente qualora si verifichino determinate condizioni».

Il professor Enzo Ciconte, uno dei maggiori esperti di mafia, autore di diversi volumi sull’argomento, racconta così il corteggiamento ricevuto dal Pd.

Quindi lei è pronto a candidarsi?

«Le ripeto, ho dato una disponibilità. In una chiacchierata di un’ora certamente non si possono sciogliere tutti i nodi».

E lei che garanzie ha chiesto?

«Non è questa la sede, ma niente di inconfessabile».

Ma l’idea la stuzzica o no?

«Guardi io sono calabrese, visceralmente innamorato della mia terra e le aggiungo che soffro nel vederla nello stato pietoso in cui si trova. Quindi sono disposto a intraprendere questa avvenuta nonostante per me sarà uno sforzo molto impegnativo a iniziare dal fatto che dovrò certamente litigare con una importante casa editrice meridionale alla quale certamente non riuscirò a consegnare il libro entro settembre. Le aggiungo che mi arrivano telefonate e messaggi, che mi dicono che tante persone vogliono scendere in Calabria per fare campagna elettorale con me, persone che non votavano più».

Ma il commissario regionale del Pd, Stefano Graziano, smentisce tutto (LEGGI)… dice che il candidato è Irto…

«Va bene, io non ho chiesto niente a nessuno, ho semplicemente ricevuto una proposta. Se il Pd preferisce Irto non è un mio problema né ho preclusioni verso la persona. Le ribadisco ho solo dato una disponibilità. Poi il Pd è libero di decidere come meglio crede. Di certo non ne farò drammi….».

Ieri mattina a Tagadà de Magistris l’ha invitata ad unirsi a lui…

«Guardi io sono una persona seria, non cambio casacca per piccoli interessi di bottega. Sono sempre stato nel centrosinistra e se devo fare politica la farò in quest’alveo».

Ma ci sono le condizioni per accettare la sfida?

«In che senso».

Nel senso che il centrosinistra sembra a pezzi, mentre il centrodestra è compatto…

«Lei è così sicuro che il centrodestra sia così compatto? Non mi risulta che abbia indicato un candidato unitario».

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