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Laura Ferrara

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COSENZA – Come era prevedibile è stato un fiasco l’incontro fra Francesco Boccia e Nicola Irto. Il giovane consigliere regionale ha ribadito che non è interessato a ricoprire il ruolo di candidato dopo tutto quello che è successo.

Boccia è tornato quindi dall’incontro non solo con una negativa, ma con un problema in più. Il ragionamento che si sta sviluppando a Reggio Calabria è molto semplice: se Irto non andava bene perchè non incontrava il favore dei 5 Stelle, adesso non si può cambiare linea, bisogna insistere su un candidato civico.

Un’opzione, però, che nel Pd non convince nè Boccia nè gli altri dirigenti calabresi che da tempo insistono sulla soluzione politica. Il problema è che anche questa al momento appare nebulosa.

Ieri vi parlavamo della telefonata fra Luigi Di Maio (uno dei pompieri del M5s) e l’europarlamentare Laura Ferrara. L’avvocato cosentino ha ribadito il suo cortese no alla possibilità di candidarsi presidente, ma dal Pd e dai 5 Stelle nessuno da per persa la partita. Sulla Ferrara, infatti, c’è il pressing non solo del Nazareno ma anche di Conte che vedono in lei il candidato ideale per provare a recuperare lo svantaggio sul centrodestra. Il ragionamento è molto semplice. La Ferrara è di Cosenza come Occhiuto e quindi inevitabilmente gli tirerà un po’ di terreno sotto i piedi. Non solo ma l’europarlamentare alle europee del 2019 in Calabria ha preso 42.000 preferenze, arrivando una spanna sotto Matteo Salvini e doppiando Silvio Berlusconi.

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Al di là del dato numerico c’è anche da fare i conti con le caratteristiche personali della Ferrara che pur essendo una grillina della prima ora, ha sempre avuto un profilo moderato, buone entrature nella borghesia cosentina, un atteggiamento politico sempre coerente. Proprio questo fattore la mette una spanna sopra le altre donne del M5s come Federica Dieni e Dalila Nesci.

Tutti nel MoVimento riconoscono all’europarlamentare la giusta autorevolezza e quindi la sua candidatura non sarebbe divisiva per i grillini. Il problema è che la Ferrara continua a dire no. In cuor suo vedrebbe meglio un’alleanza con il polo civico di de Magistris. Però non sappiamo se alla fine si farà convincere da Conte e Di Maio. Qualcuno dice che dovrebbe decidere entro un paio di giorni. L’attesa è spasmodica soprattutto a Cosenza dove l’individuazione del candidato sindaco del centrosinistra è tutta legata a quello che succederà alla Regione.

E’ chiaro che se il candidato della Cittadella sarà dei 5 Stelle al Pd andrebbe Cosenza. I democrat al momento non hanno un loro candidato, ma da tempo i socialisti hanno proposto l’avvocato penalista Franz Caruso che a Boccia pare non dispiacere. Anche qui però la partita non è chiusa perchè sul tavolo c’è anche la candidatura di Giacomo Mancini e Bianca Rende. L’accordo su Cosenza alla fine si troverà, il problema vero resta la Regione dove è davvero difficile individuare la persona giusta e dove non sono più ammessi passi falsi dopo la grottesca vicenda di Maria Antonietta Ventura.

Il piano B in caso di rinuncia della Ferrara dovrebbe essere sempre nel campo dei 5 Stelle e qui si fa un coacervo di nomi dalla Nesci alla Dieni fino a Massimo Misiti. Il Pd, però, sa che solo un profilo come quello di Laura Ferrara può tenere compatto il Movimento.

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