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Francesco Boccia e Nino Spirlì

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CATANZARO – «Il Governo è sordo agli inviti che la Calabria sta facendo chiedendo di poter gestire in modo condiviso la sanità regionale». Lo ha affermato il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì a margine di una conferenza stampa tenutasi a Catanzaro.

«Rappresentanti del Governo e della giunta regionale – ha dichiarato Spirlì – dovrebbero stare al fianco per poter portare ordine in questo fondamentale comparto che era malasanità a causa della malapolitica che ha caratterizzato la classe dirigente fino a oltre 10 anni fa. Malasanità diventata poi di Governo, perché i commissari non solo non hanno risolto il problema, ma lo hanno addirittura peggiorato e tutto questo non può essere accettato».

«Come giunta regionale stiamo cercando di risolvere il problema dell’emergenza nell’emergenza – ha proseguito il presidente facente funzioni – assumendoci responsabilità senza essere autorizzati a tutto ciò. Lo facciamo in assenza del Governo che non ha impugnato nessuno di questi provvedimenti, perché ha ritenuto che forse le idee più chiare sulla Calabria ce l’ha proprio la Calabria. Riuscire a trovare in meno di mezza giornata 244 posti letto, ai quali se ne sono aggiunti altri, e ordinare l’arruolamento di 300 medici e infermieri significa che chi vuole fa. Stanotte fino alle 2 meno un quarto io sono rimasto in piedi per aspettare la famosa telefonata per collegarmi col Consiglio dei ministri e acquisire l’ennesima decisione del governo ma questa decisione non è arrivata».

In merito alla recente visita del ministro Boccia in Calabria, Spirlì ha detto «sono in continuo contatto e nonostante apparteniamo a due schieramenti politici diversi, devo ammettere che Boccia ha assunto un ruolo di tramite tra la Calabria e l’Esecutivo nazionale e lo sta facendo anche molto bene. Ma tutti gli altri membri del governo non stanno operando come lui».

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