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Una vacca e un vitello di razza podolica

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POTENZA – Dopo un iter autorizzativo durato oltre tre anni, finalmente il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha approvato il 22/01/2018, con decreto n. 4230, il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia “Bovino podolico al pascolo” e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 8/2/2018. Ne dà notizia l’Ara (Associazione regionale allevatori). 

II Sistema di Qualità Nazionale zootecnia (SQN), afferma l’associazione, istituito in conformità con quanto previsto dal regolamento CE n. 1974/2006, individua i prodotti agricoli zootecnici destinati all’alimentazione umana con specificità di processo e/o di prodotto aventi caratteristiche qualitativamente superiori rispetto a quelle previste dalle norme di commercializzazione o ai requisiti minimi stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale nel settore zootecnico. 

Il Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane (CCBI), per volontà dell’Associazione regionale allevatori della Basilicata, del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata e con la preziosa collaborazione dalla Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali (SAFE) dell’Università della Basilicata, ha presentato il 27/07/2014 l’istanza di riconoscimento per il “Bovino Podolico al Pascolo” afferente al Sistema di Qualità Nazionale. 

Questo importante riconoscimento conferisce dignità e valore ad un importante settore della zootecnia di diverse regioni meridionali e consente di identificare in modo univoco le carni Bovine. 

Il presidente dell’Ara Palmino Ferramosca esprime la sua “massima soddisfazione per il raggiungimento di un tale importante obiettivo che va nella direzione del riconoscimento e della valorizzazione di una produzione, quella della carne podolica, che rappresenta una delle grandi eccellenze dell’agro-alimentare lucano; doveroso, quindi, un ringraziamento a tutti i protagonisti che si sono impegnati per questo grande risultato: al CCBI, all’Università della Basilicata , al Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata ed all’ Assessore Luca Braia”. 

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