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REGGIO CALABRIA – 56 candelotti di gelatina esplosiva “1-1ab” da 50 grammi cadauno, 15 Kg di sostanza chimica (presumibilmente mannite), un fucile “Beretta” cal.12 con matricola abrasa e munizioni di vario calibro. È il materiale rinvenuto dal Gruppo Carabinieri di Locri nell’ambito di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli relativi agli stupefacenti ed alle armi clandestine. Il sequestro, in particolare, è stato effettuato dai militari della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria che hanno trovato il piccolo arsenale in un terreno demaniale in località “Vene” nel Comune di Ciminà, abilmente occultato in un vano ricavato in un muro a secco.

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Tenuto conto dell’alta pericolosità del materiale rinvenuto, si è provveduto a far intervenire il Nucleo Artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, il cui personale, giunto sul posto, ha proceduto alla messa in sicurezza del sito, alla campionatura del materiale esplosivo, alle relative analisi e, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, alla distruzione dello stesso mediante brillamento.

Il fucile rinvenuto è stato sequestrato per essere poi sottoposto ai prescritti accertamenti balistici che verranno eseguiti dagli esperti del R.I.S. Carabinieri di Messina, i quali potranno verificare se l’arma sia stata già utilizzata per danneggiamenti o fatti di sangue.

Ulteriori rastrellamenti verranno eseguiti nelle aree rurali dell’entroterra della Locride, con particolare attenzione alle zone aspromontane, ispezionando ampie zone boschive, casolari abbandonati, pozzi ed anfratti naturali. Tale attività ha già consentito, dall’inizio dell’anno, di ritrovare numerose armi, munizioni ed esplosivo.

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