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Reggio Calabria potrebbe essere una delle tre città italiane sede del raduno di Return of Kings il sodalizio che sposa le tesi i Roosh V sulla legalizzazione dello stupro e della violenza sulle donne

di CATERINA TRIPODI

REGGIO CALABRIA – Circola in rete da giorni e sembrava solo una disgustosa e greve bufala da socialnetwork ma a quanto pare la realtà potrebbe essere ben peggiore di ogni folle immaginazione. Sabato sera, ore 20 davanti il Museo archeologico, sono attesi anche a Reggio Calabria i fanatici del gruppo neomaschilista “Return of Kings” per un raduno dei seguaci dello scrittore americano Roosh V, tristemente noto alle cronache, certamente non letterarie, come teorico della proposta “di rendere legale lo stupro se commessa su una proprietà privata e rendere la violenza compiuta su una donna non punibile dalla legge se fatta fuori dal suolo pubblico”.

Roosh è il guru di Return of Kings, gruppo di neomaschilisti internazionali che hanno inaugurato una serie di raduni per discutere delle loro “tematiche” e soprattutto della legalizzazione dello stupro. Hanno un omonimo sito mentre da tempo ormai contro l’autore americano, disgustosamente convinto che “i suoi libri siano una guida per dormire con tonnellate di donne”, è stata lanciata una petizione su Change.org con migliaia di firme per togliere i suoi volumi e soprattutto la serie Bang, dal portale di Amazon, anzichè lasciar lucrare l’azienda di Seattle “con i consigli da uomini per gli uomini su come sopraffare e stuprare le donne”.

Sabato 6 febbraio è la data che i neomaschilisti hanno cerchiato di rosso in tutto il mondo ed in Italia hanno fissato gli incontri alla stessa ora in tre città: Roma, Bari ed appunto Reggio Calabria come visibile consultando il sito che prevede l’elenco dei summit dei misogini. Addirittura per essere certi di non sbagliare il luogo del raduno l’elenco del sito propone anche una foto del posto. All’ultimo minuto utile il sito diffonderà la parola d’ordine necessaria per riconoscersi. La “base” locale avrà organizzato l’incontro e si partirà alla volta della località concordata. L’allarme su questo raduno di matti, che pare avere tutti i connotati dell’inverosimile, parte però da un’esperta di studi di genere che da tempo tiene sotto controllo il fenomeno “Return of Kings”.

Giovanna Vingelli è ricercatrice di sociologia generale presso la Facoltà di economia dell’Università della Calabria, nonchè direttrice del centro interdipartimentale di Women’s Studies “Milly Villa” sempre dell’Università della Calabria. La Vingelli ha preso contatto con la collettiva Autonomia di Reggio Calabria avvertendo dell’incontro e facendo partire la mobilitazione con il passaparola. Il primo passo naturalmente è stato quello di avvisare le forze dell’ordine. L’assessore comunale alla Legalità Giovanni Muraca ha notiziato l’affaire da reato penale alla Digos ed ha allertato anche gli uomini della municipale: «Monitoreremo la situazione: se si dovessero radunare con l’intenzione di discutere di quest’orribile robaccia troveranno pane per i loro denti».

Insomma una situazione che lascia in bocca il sapore dell’incredibile, che sembra sospeso tra la follia ed un brusco ritorno al medioevo. Sabato saranno più chiari i contorni di una vicenda che tra poliziotti in incognito, femministe col mattarello tra i denti, e soprattutto un gruppo di folli che parlano di legalizzare la peggiore infamia che si possa fare ad una donna, appare anche lasciare aperta la via all’ipotesi di una colossale operazione di marketing attorno ad uno scrittore dallo scarso valore letterario oltrechè dalla fisiognomica, francamente, repellente.

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