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Agenti della Polizia

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GENOVA – Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Biagio Tramonte, 59 anni, condannato in via definitiva a 4 anni e 8 mesi, è da considerarsi affiliato alla articolazione locale denominata ‘Società di Rosarno’. L’uomo era latitante e doveva scontare un residuo pena di due mesi e 24 giorni di reclusione per 416-bis.

È stato catturato nei giorni scorsi dai carabinieri del comando provinciale della Spezia nel corso di un’operazione anti estorsione. L’operazione è partita dalla denuncia di uno spezzino coinvolto in una vicenda di droga e minacciato da tre calabresi di morte per una partita di droga non pagata. I militari hanno cercato di bloccare i tre mentre andavano a prelevare dalla vittima il denaro pattuito. Due di loro però hanno cambiato il luogo dell’incontro prima che i carabinieri potessero intervenire e sono riusciti a fuggire. Il terzo, che stava assistendo alla scena dalla finestra di un appartamento di corso Nazionale, ha attirato l’attenzione degli investigatori i quali, incrociato lo sguardo dell’uomo, vedendolo spostarsi velocemente dal davanzale, si sono precipitati nel palazzo a bloccarlo. L’uomo era Biagio Tramonte. Gli altri due, un amico e il figlio di Biagio, sono stati fermati a casa di Salvatore Iemma, cognato di Tramonte. L’attività è stata coordinata dalla procura della Spezia.

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