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Con molta probabilità, il prossimo mercoledì, la campanella per Mario (il nome è di fantasia) non suonerà. La scuola non sarà in grado di riceverlo perché non ha adottato le condizioni contestuali alle sue necessità

LOCRI – Con molta probabilità, il prossimo mercoledì, la campanella per Mario (il nome è di fantasia) non suonerà. La scuola non sarà in grado di riceverlo perché non ha adottato le condizioni contestuali alle sue necessità, che non permettono di applicare il piano educativo per lui predisposto. Un disagio per il minorenne affetto da ritardo psicomotorio grave post vaccino obbligatorio, che si trascina dai primi mesi della nascita e per il quale le istituzioni non sono riuscite ad oggi a dare delle risposte concrete e risolutive.

Una problematica, tanto discussa ed oggetto già lo scorso anno di un interrogazione parlamentare a firma dei senatori del movimento 5 Stelle, Francesco Molinari e Giuseppe Vaccino, indirizzata al Ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, che oggi ancora è in attesa di una risposta e che per la quale è stato organizzato un sit-in pacifico all’ingresso del Liceo Artistico, dove il minorenne è iscritto, che in virtù dei fatti da noi raccontati, chiuderà le porte alla disabilità.

Una manifestazione pacifica della quale oggi stesso sono stati informati il prefetto di Reggio Calabria; il comando dei carabinieri di Locri; il commissariato di Polizia di Siderno; il Ministro della pubblica istruzione; il presidente della Regione e della Provincia; il dirigente scolastico; l’Asp ed il garante per l’infanzia e l’adolescenza. Sono cinque i punti fermi richiesti dall’Associazione “Amici di Nicola” (l’organismo per la tutela dei diritti per le persone con disabilità): l’insegnate di sostegno, che non soffra di disabilità come accaduto lo scorso anno e che sia in grado di seguirlo per con continuità per i restanti anni del liceo, come previsto per legge; l’assistente educativo per trenta ore a settimana; una figura specializzata in psicologia in grado di integrare il gruppo classe e il bimbo; il servizio di trasporto scolastico ed una figura qualificata che si occupi dell’igiene.

«L’anno scorso – ci ha riferito il papà del giovanissimo ragazzo – mio figlio ha potuto iniziare l’anno scolastico con due mesi di ritardo, dopo che, a seguito di una serie di proteste è stato istituito un tavolo istituzionale in municipio che ha assicurato l’assegnazione del personale».

«Il nostro obiettivo – ha rimarcato – non è quello di protestare, ma poter assicurare i diritti a nostro figlio ed è per questo che ci auguriamo che prima di mercoledì si arrivi ad una soluzione».«Un continuo rimbalzo di competenze che a noi poco importano – ha concluso – che dai riscontri del Garante, nell’ambito dei poteri di segnalazione e vigilanza a tutela degli interessi dei minori, stanti alle pregresse difficoltà riscontrate in ambito scolastico, nel conferimento dei servizi di assistenza e sostegno, patite dal minore, ha evidenziato come il Liceo Artistico Panetta, non è dotato dei servizi necessari a consentire al ragazzino di frequentare regolarmente le lezioni per una serie di inadempimenti da parte della Provincia e della scuola».

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