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Il presunto killer Teodoro Mazzaferro

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GIOIA TAURO – Con un blitz messo a segno all’alba i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Gioia Tauro, alla guida del Maggiore Francesco Cinnirella, hanno arrestato, in applicazione dell’ordine di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Teodoro Mazzaferro di 77 anni da Palmi (RC), già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo è ritenuto essere il responsabile dell’omcidio di Livio Musco, noto imprenditore agricolo locale, avvenuto il 23 marzo 2013 a Gioia Tauro (LEGGI LA NOTIZIA).

La vittima era molto nota in città tanto sotto il profilo della storia personale e familiare quanto per le  aziende locali gestite. Dapprima, le indagini dirette dal pubblico ministero Luigi Iglio, in seguito coordinate direttamente dal Procuratore Capo Ottavio Sferlazza, coadiuvato dal pm Rocco Cosentino, «concordavano – spiegano i carabinieri – sin da subito con le risultanze investigative degli uomini dell’Arma di Gioia Tauro, i quali hanno successivamente richiesto ed ottenuto la più rigorosa misura cautelare nei confronti dell’anziano omicida. L’assassino, per motivi relativi ad interessi economico/finanziari, si sarebbe reso responsabile dell’omicidio introducendosi furtivamente all’interno della tenuta di famiglia per assassinarlo».

Mazzaferro esplodeva all’indirizzo del MUSCO due colpi di pistola cal. 7,65 a bruciapelo, cogliendolo di sorpresa, mentre questi era seduto alla scrivania dello studio della sua abitazione. Espletate le varie formalità Mazzaferro è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Palmi (RC) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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