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Le condizioni fatiscenti della struttura

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REGGIO CALABRIA – Quando si parla di sanità in Calabria è facile scadere nella retorica e pescare a piene mani nella terminologia terzomondista. A parlare a volte, però, sono le immagini e la rabbia dei cittadini che si sono rivolti ai Nas per le condizioni indecenti della struttura poliambulatoriale specialistica dell’azienda sanitaria provinciale reggina situata nel cuore della città, in via Willermin.

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Una struttura fatiscente, dalle mura scrostate, i bagni indecenti, dai sanitari indecorosi e dai termosifoni arrugginiti. La muffa è visibile lungo le pareti ed è immediatamente percepibile l’umidità che trapela dai muri. A dare indicazioni dei reparti presenti ai piani ci pensano delle scritte a penna su cartone attaccato ai muri con lo scotch da imballaggio. Pulizia carente ed un senso di decadenza la fanno da padroni insieme ad un malcelato totale disinteresse nei confronti della struttura e dei suoi utenti.

Degrado nel poliambulatorio di Reggio Calabria

 Come testimonia l’ultimo “fiore all’occhiello” del poliambulatorio specialistico: l’ascensore rotto da mesi ormai in una struttura che presenta quattro piani di servizi richiestissimi dall’utenza, dalla cardiologia all’oculistica. Tanti, troppi, gli anziani costretti a macinare gradini su gradini, nonostante siano malfermi sulle gambe o con le stampelle. Ed anche per il personale medico ed infermieristico, spostarsi da un reparto all’altro è diventata una faticaccia. Andare nei bagni è ad alto rischio igienico-sanitario mentre anche appoggiarsi, per tirare un pò il fiato dopo la scarpinata in salita, ai muri quasi tutti rovinati rappresenta un vero pericolo mentre la pioggerellina di intonaco è ormai all’ordine del giorno.

Eppure qui hanno sede poliambulatori specialistici tra i più richiesti dalla città ed il viavai dei pazienti è continuo. Ma nessuno ha mai dato seguito alle richieste di intervento e di ristrutturazione dell’edificio ed anche alle richieste in merito all’ascensore è tutto uno stringersi nelle spalle ed un alludere ad un motore rotto di difficile sostituzione. Proprio nei giorni scorsi un’anziana in difficoltà ed in lacrime è stata soccorsa da un giovane che l’ha trasportata a braccia fino al quarto piano. Eppure proprio l’Asp è il soggetto deputato per legge a sovraintendere a che le strutture cittadine abbiano i requisiti di igiene e sanità (dai bar agli edifici commerciali alle scuole) ma appare ignorare ciò che avviene in casa propria.

In mezzo a tanta indifferenza però per una volta i cittadini non si sono adeguati, non si sono girati dall’altra parte ed hanno predisposto una denuncia ai Nas. Sperando che qualcuno ascolti la loro indignazione e la rabbia per diritti essenziali sistematicamente calpestati.

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