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L'ostello di Locri

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LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Ignoti hanno danneggiato a Locri un albergo confiscato alla ‘ndrangheta oltre dieci anni fa ed assegnato, per la gestione, dal comune di Locri alla cooperativa Goel, attiva anche nel campo della moda e del food. L’albergo, che doveva diventare un ostello per la gioventù – secondo quanto si legge in una nota del Goel – ha subito il furto della caldaia e del gruppo di pressurizzazione dell’impianto idrico con fuoriuscita in tutti i locali di acqua, con danni stimabili per oltre ventimila euro.

«L’atto criminale – prosegue la nota – si è verificato a poco più di una settimana dall’assegnazione della struttura da parte del Comune di Locri alla nostra cooperativa, dopo che un primo tentativo di gara pubblica indetto dal comune era andato deserto».

Vincenzo Linarello, presidente di Goel Gruppo Cooperativo fa sapere che «tutta la comunità di Goel è fermamente decisa ad andare avanti e a non indietreggiare minimamente. Questo atto criminale – afferma – ci motiva, anzi, a prodigarci per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e avviare prima possibile l’attività dell’ostello, non a caso ribattezzato “Locride”. L’ostello è infatti un simbolo: la ‘ndrangheta fa alla Locride ciò che gli autori di questo atto criminale hanno fatto a questo ostello: distrugge e ostacola ogni possibilità di lavoro per la gente e di sviluppo per il territorio. Goel, invece, sta al fianco della gente, creando ogni giorno, dal nulla, speranza e lavoro».

Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese è intervenuto con fermezza sulla vicenda: «Siamo sconfortati, avviliti, ma non disposti a fare sconti a nessuno».

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