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Il procuratore Federico Cafiero de Raho

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REGGIO CALABRIA -Sono quindici le persone coinvolte nell’operazione “Eracle” condotta a Reggio Calabria (LEGGI TUTTI I PARTICOLARI) e grazie alla quale è stato possibile evidenziare il ruolo delle cosche che facevano denaro con la gestione del servizio di buttafuori nei principali locali della movida reggina, usata anche dai “rampolli” delle maggiori cosche della città per lo spaccio di droga e come volano del metodo intimidatorio che caratterizza l’operato della ‘ndrangheta.

Secondo il procuratore Cafiero de Raho, le 15 persone sottoposte a fermo costituivano «un gruppo criminale che aveva sottomesso, attraverso l’uso sistematico della violenza, gli esercenti e i gestori dei lidi cittadini, con risse e aggressioni, culminate anche con il ferimento alle gambe di un giovane che si era difeso durante una delle tante aggressioni, raggiunto nei pressi di Gallico Marina e li gambizzato da Domenico Nucera, uno dei riferimenti del boss Pasquale Condello».

«Un gruppo di assoluta pericolosità criminale – ha detto il questore Raffaele Grassi – che siamo riusciti ad individuare grazie ad un forte lavoro comune con l’Arma dei carabinieri. Un gruppo che aveva destato preoccupazione sociale per il modo di agire e di usare i metodi violenti».

Per il comandante provinciale dei carabinieri, col. Alessandro Scafuri, «i fermati possono essere considerati a pieno titolo come i nuovi emergenti delle cosche cittadine facenti capo ai Condello. Voglio ricordare che uno degli elementi di primo piano del gruppo è Domenico Nucera, gravitante costantemente alla pizzeria “Mirablù”, luogo di ritrovo abituale di esponenti dell’ala ‘condellianà della ‘ndrangheta reggina, in ottimi rapporti con Domenico Tegano, ‘rampollò dell’omonima famiglia mafiosa per essere figlio di Pasquale Tegano, fratello di Giovannino Tegano detto “uomo di pace”».

«E’ un ottimo risultato – ha commentato il dirigente della squadra mobile Francesco Rattà – raggiunto senza che nessuno abbia mai ufficialmente denunciato i fatti, lavorando con controlli costanti sul territorio e monitorando efficacemente i movimenti degli indagati».

LE FOTO DELLE PERSONE ARRESTATE

I destinatari dei provvedimenti sono:

1. BAIONE Luciano, nato a Reggio Calabria il 04.02.1990;

2. BARBARO Francesco, nato a Melito di P.S: il 02.11.1994;

3. BARCELLA Enrico Giovanni, nato a Reggio Calabria il 05.08.1976;

4. FALDUTO Salvatore, nato a Villa S. Giovanni il 10.09.1964;

5. FERRANTE Francesco, nato a Reggio Calabria il 07.02.1973;

6. MINUTOLO Fabio Vittorio, nato a Reggio Calabria il 09.07.1978;

7. MORELLI Andrea, nato a Reggio Calabria il 06.09.1982;

8. MORELLI Cosimo, nato a Reggio Calabria il 27.05.1980;

9. MORELLI Fabio, nato a Melito Porto Salvo il 19.04.1988;

10. NUCERA Domenico, nato a Reggio Calabria il 01.06.1981;

11. SALADINO Antonino, nato a Reggio Calabria il 09.06.1987;

12. CACCAMO Fabio, nato a Melito di Porto Salvo (R.C.) il 31.7.1979;

13. CUTRUPI Basilio, nato a Reggio Calabri il 7.5.1986;

14. PANETTA Michele, nato a Reggio Calabria il 3.7.1986;

15. PECORA Giuseppe Emanuele, nato a Reggio Calabria il 5.1.1985.

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