X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Giornata da incubo per Pasquale Russo malmenato e costretto al pagamento di alcune migliaia di euro. I carabinieri hanno arrestato uno della banda

SAN LORENZO (REGGIO CALABRIA)- Un imprenditore proprietario, insieme ai fratelli, di alcune attività commerciali, è stato sequestrato per alcune ore, probabilmente a scopo di rapina, da tre uomini col volto coperto da passamontagna, uno dei quali, un 17enne ucraino è stato poi arrestato.

L’imprenditore, Pasquale Russo, fratello del sindaco di San Lorenzo, Bernardo, stamani era a bordo della sua auto quando è stato affiancato da una Fiat Panda, poi risultata rubata, a bordo della quale c’erano tre uomini con i volti coperti da passamontagna ed uno armato di fucile. Una volta sceso, i tre hanno iniziato a chiedere denaro a Russo che ha risposto di non averne. L’uomo è stato colpito e minacciato più volte in mezzo di strada, poi è stato fatto salire sulla sua auto dai banditi che sono andati con lui.

Giunti in un luogo appartato sono riprese le botte e le minacce. Alla fine l’imprenditore ha detto che sarebbe andato in un suo negozio a prendere un po’ di denaro. Con lui, sull’auto, è salito uno dei banditi mentre gli altri due sono rimasti a terra. Dopo avere preso alcune migliaia di euro da un suo negozio, l’imprenditore è tornato dal bandito rimasto in auto e gli ha dato la busta. Il bandito è quindi partito insieme alla vittima ma è stato subito intercettato da una pattuglia dei carabinieri che, intanto, avevano iniziato le ricerche dopo avere saputo da un passante quello che era successo.

Il giovane è stato subito arrestato per sequestro di persona, rapina, porto abusivo di armi e lesioni personali e sono scattate le ricerche degli altri due.

Pasquale Russo, nel 2016, messo alle strette dai carabinieri, ammise di essere vittima di estorsione. L’indagine si concluse con l’esecuzione di un fermo nei confronti di 5 presunti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta dei Paviglianiti con l’accusa di estorsione aggravata. Gli investigatori, adesso, oltre a cercare i complici del 17enne, stanno anche cercando di verificare se l’episodio di stamani possa essere in qualche modo legato all’inchiesta dello scorso anno.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE