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Un'aula di tribunale

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REGGIO CALABRIA – La Procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio del giudice Gaetano Maria Amato accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore. Il magistrato si trova agli arresti domiciliari in un centro di recupero.

Dopo l’arresto, il magistrato messinese, che era in servizio a Reggio Calabria, è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio ed è sottoposto a un procedimento disciplinare che potrebbe determinarne la radiazione. 

Secondo i pm avrebbe ripreso col cellulare due ragazzine minori di 16 anni e avrebbe diffuso le immagini in rete. Amato avrebbe anche scaricato da internet materiale pornografico con foto di adolescenti destinato alla diffusione. Il giudice partecipava a chat con altri soggetti interessati allo scambio di foto hard di ragazzine. Ad Amato si contesta anche l’avere palpeggiato una delle adolescenti riprese.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Messina Maurizio De Lucia, dall’aggiunto Giovannea Scaminaci e dal pm Roberto Conte, prende il via da una indagine su una rete di pedofili partita da Trento.

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