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Il porto di Gioia Tauro

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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Una confisca del valore di oltre 1,2 milioni di euro è stata eseguita dai finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro, su disposizione del Tribunale di Palmi, a carico della società “Il Corriere Group srl”, condannata per responsabilità amministrativa da reato per aver indebitamente percepito contributi della legge 488/1992 per 1.204.899,40 destinati alla realizzazione di uno stabilimento industriale nei pressi del porto di Gioia Tauro.

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta fraudolenta, frode fiscale continuata anche attraverso un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti, e riciclaggio sono i reati contestate nell’indagine dal Gip Fulfio Accurso in un’ordinanza eseguita il 19 febbraio del 2014.

Secondo le indagini svolte all’epoca, socio occulto della società sarebbe stato Domenico Pepé, pregiudicato per associazione mafiosa come affiliato di rilievo delle cosche Piromalli e Pesce di Gioia Tauro e Rosarno.

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