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L'ospedale di Locri

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LOCRI (REGGIO CALABRIA) – «Sono sempre più dispiaciuto ed amareggiato che i cittadini di questo territorio debbano continuare a subire queste quotidiane mortificazioni. È tutto molto triste, ma non dobbiamo arrenderci come qualcuno vorrebbe. Ribelliamoci tutti. La lotta per restituire dignità e decoro all’ospedale non si ferma, non ha orari e non conosce ostacoli neanche di notte». Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, è tornato alla carica.

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Infatti sono bastati cinque incidenti stradali notturni per mandare in tilt il pronto soccorso dell’ospedale di Locri. E il calvario è servito, tra carenza di ambulanze e di personale all’Unità di Radiologia durante il periodo estivo. E c’è chi è stato costretto a chiedere l’intervento di un mezzo di soccorso privato per essere trasportato.

Il sindaco, anche in questa circostanza, si è affidato ai social per raccontare una «Cronaca di una notte estiva al Pronto Soccorso dell’Ospedale della Locride». Una denuncia tra amarezza e ironia quella apparsa ieri mattina su Facebook.

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«Cinque incidenti stradali in poche ore nella Locride mandano in tilt il Pronto Soccorso. Uno dei feriti più gravi viene trasportato a Reggio Calabria per essere sottoposto a risonanza magnetica – sottolinea il primo cittadino – Due pazienti sono, in questo momento, in attesa di essere sottoposti a Tac, ma per mancanza di personale la Radiologia è chiusa nelle ore notturne!!!».

Ma la criticità non riguarda soltanto la carenza di personale nel pieno della stagione estiva. Un altro problema è quello del trasferimento dei feriti in altre strutture sanitarie calabresi.

«Non ci sono ambulanze disponibili per il trasporto a Polistena o in altro ospedale – denuncia ancora il sindaco – Due pazienti decidono di farsi accompagnare all’Ospedale di Reggio da un familiare. Altri tre pazienti “stazionano” al Pronto Soccorso in attesa che si liberi qualche posto in medicina. Medici e infermieri sono disperati, amareggiati, distrutti. A tutto ciò aggiungo che una signora di Locri, ieri pomeriggio (sabato, ndr) si è sentita male si è dovuta far portare in ospedale da un’autoambulanza privata perché non c’erano autoambulanze pubbliche disponibili».

«È notte fonda – è la conclusione della cronaca del calvario di Calabrese – Rientro a casa con la speranza che non ci siano altri problemi nel corso della notte e che le condizioni dei pazienti da sottoporre a Tac non peggiorino nelle prossime ore. Un sincero ringraziamento al coraggioso personale del Pronto soccorso, del 118 e alle Forze dell’ordine che sono intervenute in tutti gli incidenti». Intanto nel pomeriggio di ieri un altro incidente stradale sulla Statale 106, all’altezza di Saline Joniche, ha causato il ferimento di sei persone.

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