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L'ex governatore Giuseppe Scopelliti

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REGGIO CALABRIA – E’ da confermare la condanna a cinque anni di reclusione per falso ideologico e abuso nei confronti dell’ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti per una vicenda che riguarda irregolarità nei bilanci del Comune di Reggio Calabria degli anni 2008-2010 per l’autoliquidazione di parcelle spropositate e immotivate da parte di una dirigente poi suicidatasi.

Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione Antonio Salzano ai giudici della Quinta sezione penale della Suprema Corte che in serata dovrebbero decidere se confermare o meno il verdetto emesso dalla Corte di Appello di Reggio Calabria il 22 dicembre 2016.

Per il procuratore generale sono da confermare anche le condanne a due anni e quattro mesi di reclusione ciascuno per gli ex revisori dei conti Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico, Ruggero De Medici.

Nei confronti di Scopelliti non sono mai state chieste misure cautelari e adesso c’è il rischio del carcere. La conferma della condanna comporterebbe anche la pena accessoria dell’interdizione perpetua dei pubblici uffici.

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