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REGGIO CALABRIA – Hidri Marki alias Hidri Maksim era stato estradato dall’Albania il 13/09/2018 per la rituale consegna alle autorità italiane attraverso la polizia di frontiera di Fiumicino.

Hidri Maksim, secondo le autorità italiane, doveva scontare la pena di anni 4 e mesi 9 a seguito della sentenza emessa nel giugno del 2012 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria definitiva il 10/11/2012 per i reati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione (fatti avvenuti a Reggio Calabria ). Lo stesso cittadino albanese, però, condotto nel carcere di Civitavecchia, riteneva di non avere avuto mai notizie del processo rispetto al quale era difeso dal difensore di ufficio e per questo si rivolgeva all’avvocato Patrizio Cuppari del foro di Bologna che proponeva nei termini istanza di rimessione in termini per impugnare la sentenza divenuta definitiva.

La Corte di Appello di Reggio Calabria, a febbraio del 2019, a seguito di udienza emetteva ordinanza con la quale restituiva nel termine per impugnare la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria del 05.12.08 dichiarando quindi la non esecutività della sentenza e quindi disponendo la immediata scarcerazione, e la contestuale notifica ordinanza di custodia cautelare in carcere emess in precedenza e non notificata per il ritenuto stato di latitanza. Hidri Maksim rimaneva nel carcere di Civitavecchia luogo ove si svolgeva il previsto interrogatorio di garanzia, il difensore interponeva istanza di riesame dichiarata poi inammissibile in quanto, secondo il Tribunale reggino, tale incombente era stato già esperito dal difensore di ufficio al momento della dichiarazione di latitanza.

L’avvocato Cuppari dopo aver propostoimpugnazione avverso la sentenza definitiva chiedeva la revoca della custodia carceraria accordata subito dalla Corte di appello che fissava poi la discussione per l’impugnazione per la data del 15.10.2019. All’udienza di ieri la Corte di Appello di Reggio Calabria seconda sezione penale, in accoglimento del principale motivo di appello dell’avv. Cuppari, dichiarava la nullità della sentenza del Tribunale collegiale di Reggio Calabria del 05.12.2008 e quella della Corte di Appello del 06.06.2012 disponendo la restituzione degli atti al pm per gli incombenti di rito. Il processo a questo punto dovrà avere un nuovo inizio.

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