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Antonio Castorina

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Appena emessa la sentenza del processo Mirare produce reazioni al fulmicotone.

È il caso di Antonio Castorina, consigliere comunale del Pd arrestato per la vicenda dei brogli, e poi colpito da provvedimento che lo tiene lontano da Reggio Calabria che ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Sottoposto ad una indagine il cui processo ancora deve iniziare per un concorso morale in reati di falso che avrebbero realizzato ignoti qualcuno tra gli ex assessori oggi condannati chiese le mie dimissioni ed iniziò a pontificare pensando di poter fare il consigliere regionale o assumere ruoli in mia assenza.”

Quindi catorina chiosa sulla sua vicenda personale proseguendo: “Oggi, dopo quasi un anno, con una indagine ancora in corso ed al netto della sentenza del Tar Calabria prima e del Consiglio di Stato che chiarisce la validità delle elezioni amministrative sono ancora coercitivamente fuori dalla mia città ma coerente con le mie idee ed i miei valori in attesa che si faccia verità e giustizia”.

Poi Castorina si leva sassolini dalle scarpe scrivendo: “Oggi chi chiese all’epoca le mie dimissioni (ovviamente non rese) è stato dimissionato da una sentenza di primo grado che certifica un abuso d’ufficio e che chiarisce come la faccia di determinati personaggi è simile ad una parte meno nobile del corpo umano”.

Della serie chi la fa l’aspetti.

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