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Disabilità a scuola

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A San Luca, Sebastiano, un bambino disabile di 10 anni, è privato del diritto allo studio a causa dell’assenza di un servizio di scuolabus.


SAN LUCA- A San Luca i diritti di un bambino di dieci anni sono sospesi tra quattro ruote. Sebastiano, affetto da una grave patologia che lo limita nei movimenti, vuole andare a scuola come tutti i suoi amici. Ma lui è sulla sedia a rotelle e, a causa della lenta e sorda burocrazia, quella sua compagna di viaggio negli anni è stata spesso un ostacolo al riconoscimento dei suoi diritti. Questa volta tra Sebastiano e il diritto di andare a scuola c’è di mezzo lo scuolabus. Il comune, infatti, sorretto dal commissario prefettizio non ha ancor avviato il servizio di scuolabus. Si dice che manchi l’autista dello scuolabus.

Nella mattinata di ieri, 11 settembre 2024, Maria Teresa Prestanicola, coordinatrice Cellula Coscioni Reggio Calabria, ha inoltrato al commissario prefettizio Rosario Fusaro, che guida il comune di San Luca, una diffida «a cessare immediatamente la condotta discriminatoria e a predisporre un servizio di trasporto scolastico adeguato alle esigenze dei disabili. Si tratta di un atto dovuto atteso che l’anno scolastico è iniziato il 16 settembre e ancora il servizio di trasporto non è stato attivato». Dall’associazione Coscioni avvisano: «trascorsi 10 giorni dalla diffida, qualora il Comune non dovesse ottemperare alla richiesta, l’associazione agirà nelle sedi competenti per far valere i diritti del piccolo Sebastiano».

Quella di Sebastiano è la storia di un alunno disabile e di una madre di San Luca che, da anni, lottano per il riconoscimento di semplici diritti fondamentali. Ma, quel diritto all’istruzione riconosciuto dalla Costituzione per Sebastiano è quotidianamente messo a dura prova. «Una volta è il collaudo. Una volta è la pedana. Ora l’autista, sta di fatto che lo scuolabus per Sebastiano ancora non c’è». Dice Maria che non cerca la polemica ma solo il riconoscimento di un diritto anche nel paese di San Luca. «Si parla tanto d’inclusione ma effettivamente – dice con amarezza- non si fa nulla per attuarla».
E, così ogni mattina, mamma Maria, una donna forte e determinata, affronta un vero e proprio calvario per portare Sebastiano a scuola e garantirgli il diritto a un’istruzione inclusiva. La famiglia non ha un’automobile adatta al trasporto della carrozzina. Ma, mamma Maria, nonostante le difficoltà anche fisiche, prende il suo Seby di peso e lo siede in macchina. Poi ,ripiega la sedia e si recano a scuola. Giunti davanti all’istituto scolastico, Maria rimonta la sedia, siede Sebastiano e lo porta in classe.

SAN LUCA, LA BUROCRAZIA BLOCCA LO SCUOLABUS E IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE DI SEBASTIANO

Sebastiano è un ragazzino intelligente e curioso. Lo è sempre stato. Già all’età di tre anni sognava di andare all’asilo ma, come avviene oggi, la lenta burocrazia ha cercato di impedire quel suo sogno. Sono tanti gli ostacoli che negli anni madre e figlio hanno dovuto superare. Dopo la battaglia della madre di Sebastiano per ottenere anche a San Luca uno scuolabus attrezzato con una pedana idonea adesso manca tutto il servizio di autobus.
Eppure nell’albo pretorio del comune di San Luca c’è una determina con cui, il 25 settembre 2025, il vice segretario comunale, con nota protocollata, la n. 7757, sentito il commissario prefettizio, ha chiesto all’area tecnica a provvedere all’assunzione dell’autista dello scuolabus. Il 26 settembre 2024, l’area tecnica ha proceduto con «all’assunzione urgente temporanea di n. 1 autista di scuolabus per la durata di mesi uno a 30 ore settimanali, eventualmente prorogabili e fino alla definizione di una nuova procedura di selezione, al fine – si legge nella determina- di garantire il servizio dello scuolabus». Ma lo scuolabus sembra essere ancora fermo.

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