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REGGIO CALABRIA – I Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Rione Modena, hanno arrestato A. F. , 45enne, pluripregiudicato, per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, qualche giorno prima, si era reso autore di condotte aggressive nei confronti della propria convivente, arrivando a lanciarle persino un coltello. E’ stato emesso nei suoi confronti un provvedimento di sospensione della detenzione domiciliare e portato in carcere.

Ancora più eclatante l’episodio della scorsa notte, quando i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria insieme al Nucleo Operativo Radiomobile e delle Stazioni di Catona e Gallina, hanno tratto in arresto Damiano Amato, 38enne, di Arghillà, già noto alle forze dell’ordine, anch’egli resosi protagonista di episodi di maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna. Nello specifico, la donna, si era presentata presso la caserma dei carabinieri, riportando ferite alla gamba derivanti da colpi d’arma da fuoco, causate dall’uomo che si era dato alla fuga subito lasciando perdere le sue tracce. L’uomo si era rifugiato a casa di una coppia di amici da dove, però, dopo la perquisizione dei carabinieri, veniva trasferito nel carcere di Arghillà.

“La casistica di tali tipologie di reato – è spiegato in un comunicato dei carabinieri – ha subito indubbiamente un sicuro incremento negli ultimi giorni per via di numerosi fattori tra cui l’obbligatorietà della condivisione degli ambienti”.

Nella notte del 4 aprile scorso, i militari della Sezione Radiomobile di Reggio Calabria, hanno arrestato S.P, 45enne, reggino, a seguito di intervento per una lite, con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie, vittima di continue vessazioni di natura fisica e psicologica da parte dell’uomo, fino al tentativo ultimo di sfigurarla con dell’acido muriatico, acquistato nel pomeriggio della stessa giornata. Solo la decisione di denunciare e il tempestivo intervento dell’Arma reggina ha consentito di evitare più gravi conseguenze. Per l’uomo è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima.

Il 31 marzo, invece, i Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Modena, hanno dato esecuzione ad “ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa” emessa dal tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di C.G, cl. 73, reggino, pregiudicato. Anche in questo caso l’uomo si era reso responsabile di condotte violente e moleste nei confronti della ex-coniuge: atti persecutori, pedinamenti e violenze fisiche anche in presenza dei figli della coppia.

Nello stesso giorno, i carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Gallina hanno dato esecuzione ad altra “ordinanza di applicazione della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare nonché del divieto di avvicinamento” nei confronti di C.F., 44enne, del posto, gravato da precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti. Anche in questo caso, condotte violente e moleste nei confronti della moglie e dei tre figli (19, 16 e 14 anni) che sfociavano in aggressioni verbali e frasi minacciose a tal punto da subire atteggiamenti vessatori e minacce di morte.

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