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POLISTENA – Gli stipendi non arrivano da un paio di mesi e i 35 lavoratori dei servizi di pulizia e ausiliariato in servizio presso l’ospedale spoke “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena hanno incrociato le braccia e si sono ritrovati per un sit-in di protesta davanti all’ingresso principale del nosocomio. C’era molta tensione sui volti dei lavoratori, che sono soprattutto donne, per una cronica situazione che non è nuova da queste parti, infatti, altre volte sempre per il ritardo dei pagamenti, i dipendenti della pulizie hanno incrociato le braccia.

A nulla è servito neanche il tentativo di conciliazione attivato dalla prefettura di Reggio Calabria, finalizzato a scongiurare lo sciopero di un servizio pubblico essenziale, soprattutto in questo periodo di pandemia, perché, pare, al tavolo né l’Asp, né la Sgs Srl, che ha in appalto il servizio, hanno dato rassicurazioni in merito ai pagamenti delle retribuzioni, tanto da spingere i lavoratori allo sciopero di ieri. La Filcams Cgil, che ha preso a cuore la situazione, presente con il segretario regionale Giuseppe Valentini e con i dirigenti della Cgil di Gioia Tauro, Valerio Romano, Enzo Callea, Giuseppe Vercelli e Maurizio Laganà, aveva chiesto all’Azienda sanitaria reggina di sostituirsi nel pagamento diretto dei dipendenti, ma niente di tutto questo.

L’organizzazione sindacale ha sostenuto inoltre l’importanza di avviare immediatamente la discussione con l’azienda sanitaria reggina per il cambio appalto, vista l’imminente assegnazione alla vincitrice del lotto Calabria della gara Consip, al fine di trovare le giuste soluzioni alla tutela del reddito e dell’occupazione dei lavoratori impegnati da diversi anni, per evitare in futuro altri scioperi.

Nella tarda mattinata una delegazione dei lavoratori, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti e al sindaco di Polistena Michele Tripodi, intervenuto per portare la solidarietà e la vicinanza dell’amministrazione comunale ai lavoratori in sciopero, sono stati ricevuti dal direttore sanitario del nosocomio Francesco Nasso, che dopo aver ascoltato le varie rimostranze, ha garantito il massimo impegno per la risoluzione della problematica. I sindacati intanto, se la situazione non verrà risolta in tempi brevi, hanno annunciato altri due giorni di sciopero.

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