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La questura di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Un dipendente di RFI, già in congedo dal 13 marzo, ha di recente ricevuto diagnosi di positività al coronavirus, contatto con un familiare positivo. Un dipendente della compagnia Blu Jet, invece, in data 18 marzo è stato posto in quarantena quale misura precauzionale conseguente alla diagnosi di positività di un familiare. Pertanto, anche l’equipaggio ed il comandante del mezzo marittimo sul quale presta regolarmente servizio sono stati posti in isolamento. La nave è stata inoltre prontamente sanificata.

In entrambi i casi il possibile o effettivo contagio è avvenuto in ambito intrafamiliare, e non nel contesto lavorativo. Le vicende sono pertanto estranee all’attività lavorativa dei due dipendenti.

Ne dà notizia un comunicato della Questura: «La Questura di Reggio Calabria – si legge ancora – ribadisce che i controlli sono puntualmente eseguiti dal personale delle Forze dell’Ordine con l’ausilio della Capitaneria di porto – Guardia Costiera, secondo le indicazioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Reggio Calabria diretto dal prefetto Massimo Mariani e gestito dal tavolo tecnico diretto dal Questore di Reggio Calabria, che, instancabilmente, con il loro quotidiano operato verificano, attraverso le autodichiarazioni prodotte dai viaggiatori, le motivazioni dei trasferimenti nel rispetto delle misure impartite dalle normative nazionali e regionali emanate per il contenimento della diffusione del virus Covid 19».

«Il procurato allarme generato da false propalazioni – è la conclusione del comunicato – sarà posto all’attenzione dell’Autorità giudiziaria».

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