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REGGIO CALABRIA – Il coronavirus continua a uccidere e a contagiare nell’area metropolitana di Reggio Calabria. Due i decessi, di cui uno in Terapia intensiva, registrati ieri al Gom: due uomini di 79 e 87 anni, entrambi affetti da severe patologie concomitanti all’infezione da covid-19. Seppur in calo rispetto al giorno precedente, i nuovi casi positivi (61) restano tanti e tante sono le paure e le difficoltà che stanno attraversando alcuni centri della provincia.

I casi attivi sono 1.302, così suddivisi: 84 pazienti ricoverati al Gom di Reggio Calabria (9 in Terapia intensiva); 14 pazienti degenti nel presidio di Gioia Tauro; 1.204 soggetti in isolamento domiciliare. I casi chiusi sono 15.379 (15.142 guariti, 237 deceduti). Vaccini. Al Gom “Bianchi Melacrino Morelli” sono state temporaneamente sospese le prime dosi per supportare l’Asp che non aveva vaccini sufficienti per i richiami. Le seconde dosi alle persone che hanno fatto la prima iniezione al Gom sono garantite.

DAI COMUNI

A Oppido Mamertina, da qualche giorno “zona rossa”, ieri pomeriggio screening gratuito a cura dell’Asp con tampone molecolare in drive-in a soggetti venuti a contatto diretto con persone risultate positive e a soggetti con sintomatologia ascrivibile a un contagio da covid-19. Restando nella Piana di Gioia Tauro, il virus si riaffaccia di prepotenza a Palmi: l’aggiornamento diffuso ieri dal Comune rileva 25 nuovi casi di positività e, pertanto, il numero dei residenti attualmente positivi sale a 37. Nell’area ionica, nel caso specifico quella locridea, migliora la situazione nella “zona rossa” Samo, dove restano 8 casi attivi. Samo, che conta solo 700 anime, può sorridere anche di fronte alla prima dose di vaccino Moderna ricevuta ieri da cittadini allettati, con difficoltà motorie e con altre patologie.

Resta invece delicata, seppur sotto controllo, la situazione venutasi a creare nei giorni addietro a Roccella Jonica a causa di un focolaio in una casa famiglia e di alcuni contagi nelle scuole. Ieri sera l’ultimo aggiornamento dell’amministrazione comunale, che non fornisce solo dati e numeri ma pure spiegazioni sull’origine dei contagi. Il quadro roccellese è il seguente: 35 casi attuali accertati in isolamento (+12), 8 casi probabili con tampone rapido in isolamento, 19 contatti casi covid accertati in quarantena, 190 contatti casi covid probabili in quarantena.

«La settimana dal 21 al 28 marzo – recita la nota sul sito del Comune – ha visto un’impennata di casi, parte dei quali riconducibile ad un focolaio che si è manifestato in una casa famiglia. Ma il resto dei casi è legato a incontri tra amici e rapporti familiari. L’età media si è vertiginosamente abbassata e la quasi totalità dei casi riguarda persone al di sotto dei 40 anni d’età. L’elevato numero di quarantene è legato alla necessità di monitoraggio dei contatti di casi in ambito scolastico. Nel fine settimana è stato effettuato uno screening sulla quasi totalità dei contatti, che ha rilevato solo 2 casi di probabile infezione su circa 180 tamponi effettuati».

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