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L'ospedale di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Il Gom “scoppia” e sposta pazienti covid a Catanzaro. Dopo giorni di allarmi e appelli, ecco la notizia tanto temuta: al Grande ospedale metropolitano non ci sono più posti per altri ingressi di persone affette dal coronavirus.

Il quadro delineatosi ieri – dopo 9 ricoveri, 4 dimissioni e 1 trasferimento in Rianimazione – annovera infatti 101 pazienti positivi in degenza: 67 in Malattie infettive, 24 in Pneumologia, 2 in Ostetricia e Ginecologia e 8 in Terapia intensiva.

Una situazione esplosiva emersa dai bollettini ufficiali e denunciata a gran voce dal consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta: «Il Gom non ha più posto per ricoveri Covid. Da quanto si apprende, in una lettera della Direzione medica di presidio unico, si segnala il blocco dei ricoveri per aver raggiunto il numero massimo dei posti letto disponibili, che in questo momento ha toccato quota 101 unità ben oltre il limite massimo della capienza dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria. Nella stessa lettera si fa presente che le nuove richieste di ricovero potranno essere dirottate presso gli Ospedali Pugliese Ciaccio e Mater Domini di Catanzaro, che hanno accordato massima accoglienza».

Ciò che impedisce l’allestimento di ulteriori posti letto per malati covid è la cronica carenza di organico che affligge il nosocomio reggino da anni, nessuna criticità legata all’insufficienza di spazi.

«Il problema risiede sempre nella carenza di personale», ribadisce Giannetta che prosegue con un affondo nei confronti del numero uno della sanità calabrese Guido Longo: «Problema su cui il commissario ad acta continua a non dare risposte e che costringe il Gom a spostare il poco personale disponibile sull’emergenza Covid, a discapito però del Pronto Soccorso e degli altri reparti. Che non sono però meno pressati. Solo grazie a questa riorganizzazione, in queste ore, la direzione medica di presidio unico, è riuscita a recuperare altri 25 posti per ricoveri Covid nel reparto Pneumologia Due Ma tutto ciò non è assolutamente tollerabile. Il commissario ad acta deve dare una risposta. Prendere al più presto provvedimenti e risolvere senza se e senza ma il problema della carenze del personale sanitario nella provincia di Reggio Calabria».

Una richiesta incalzante proprio come l’emergenza coronavirus nell’area metropolitana: da oltre un mese contagi in costante crescita, zone rosse, ricoveri su ricoveri, morti. Un continuo bollettino di guerra, che nell’aggiornamento di ieri riporta 112 nuovi positivi e 2.419 casi attivi (soggetti attualmente positivi). Per fortuna 2.318 contagiati stanno affrontando il virus in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, ed attendono solo la tanto agognata negativizzazione (ieri arrivata per 102 persone).

Intanto, per quanto riguarda la situazione epidemiologica in provincia, peggiorano i dati relativi al Comune di Gioia Tauro: «Ad oggi – recita una nota del sindaco Aldo Alessio – risultano positivi 200 cittadini gioiesi. Attualmente la situazione a Gioia Tauro è la seguente: il totale dei vaccinati tra prima e seconda dose è di 8.000 gioiesi, su una popolazione soggetta a vaccino di 15.501, quindi al momento solo il 51,6% della popolazione gioiese risulta vaccinata. È necessario aumentare questa percentuale nel più breve tempo possibile, pertanto invito tutti i cittadini non vaccinati a programmare – attraverso la piattaforma informatica – l’appuntamento per il proprio vaccino, è questo il solo modo per combattere il covid».

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