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L'ospedale di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Quattro decessi e 72 nuovi positivi. La pandemia da covid-19 consegna un altro bollettino nero all’area metropolitana reggina, che stavolta piange non tanto per i contagi quanto piuttosto per il tristissimo epilogo che il virus riserva a tante, troppe persone.

Salgono così a 367 i morti dall’inizio della pandemia tra Reggio e provincia. È tregua, invece, sul fronte dei contagi, in netto calo rispetto ai giorni scorsi. Durerà? Staremo a vedere.

Lo stesso discorso vale per i ricoveri: il Gom continua a respirare, tra dimissioni, decessi, trasferimenti. Secondo il bollettino regionale di ieri, infatti, nel nosocomio metropolitano è notevole il decremento dei degenti affetti dal coronavirus, sia nei reparti che in Rianimazione.

Precisamente, stando all’ultimo aggiornamento, 78 persone sono in reparto e 5 in Terapia intensiva. In tutto 83 ricoverati, a fronte dei 101 di tre giorni fa. Un numero comunque sempre alto, anche e soprattutto considerando la carenza di personale che affligge il nosocomio reggino.

Oltre ai soggetti ospedalizzati ce ne sono 2.262 in isolamento domiciliare, per un totale di 2.345 soggetti attualmente positivi (casi attivi).

Sulla situazione d’emergenza venutasi a creare in questi giorni al Gom interviene pure la sigla sindacale Cisl, che condanna la mancata attuazione di un piano straordinario di assunzioni.

«I mesi passati a invocare l’innesto di nuove professionalità al Gom, a nulla sono serviti contro la chiusura al dialogo da parte della cittadella regionale. Nessuna assunzione è stata autorizzata e i posti letto dell’area covid, come prevedibile, sono stati dimezzati. Tutto come preventivamente annunciato da noi: alleggerimento delle restrizioni, aumento dei contagi e di nuovo posti letto quasi al collasso. La riconversione di 20 posti a Gioia Tauro è una buona notizia ma non è la soluzione ad un disagio che poteva e doveva essere evitato e l’obiettivo è di riaprire tutti i centri covid utilizzando per la riapertura criteri oggettivi. Gli ospedali di Melito e di Locri, come mai non vengono attivati?», recita una nota a firma di Rosy Perrone, segretaria generale Cisl Reggio Calabria, di Vincenzo Sera, segretario generale Cisl Fp Reggio Calabria e di Giovanni Calogero, segretario generale Cisl medici Reggio Calabria.

La Cisl non ha dubbi: «I disastri del commissariamento stanno venendo fuori prepotentemente in tempo di pandemia quindi occorre la mano decisa e soprattutto coraggiosa del Governo, per deliberare l’obbligatorietà vaccinale».

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