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Uno degli incendi che si sono sviluppati a Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – L’emergenza rifiuti e gli incendi appiccati per distruggere i cumuli di spazzatura presenti in strada, rischia di travolgere Reggio Calabria e il comprensorio in un vortice di danni, disagi e problemi per l’igiene pubblica.

La condizione si fa sempre più grave e l’esasperazione ha fatto scattare diversi focolai a bordo delle strade, spesso invase dalla spazzatura. Per questo, le ultime ore hanno rappresentato l’apice nel sistema di emergenza del territorio.

Decine i roghi registrati a Reggio Calabria, con un duro lavoro per i vigili del fuoco che hanno dovuto fare la spola per domare le fiamme ed evitare anche che le stesse potessero propagarsi alle zone circostanti. Le fiamme hanno anche distrutto alcuni contenitori dei rifiuti situati nelle vicinanze o letteralmente sepolti dai cumuli di spazzatura.

Le condizioni più critiche si sono registrate nei quartieri Ciccarello, Marconi, Pellaro e nel rione Modena, dove il fine settimana ha fatto segnare continui allarmi per gli incendi di spazzatura. Una vera e propria emergenza sanitaria, da un lato per la presenza dei cumuli di immondizia, dall’altro per i roghi che si sono sviluppati.

Nelle giornate di martedì e mercoledì la società che gestisce la raccolta dei rifiuti ha comunicato 48 ore di sciopero che interesseranno la città metropolitana di Reggio Calabria, ma anche altri centri dell’area.

A Ciccarello, in particolare, sono intervenute due squadre, un’autopompa e un’autobotte, e una ruspa per smassare la spazzatura e consentire lo spegnimento. L’autobotte ha fatto la spola per l’intera nottata tra il comando e la zona dei fuochi per rifornire di acqua l’autopompa. Su Reggio sono stati dirottati anche i vigili del fuoco del distaccamento di Villa San Giovanni, per dare man forte ai colleghi del comando provinciale. A Pietrastorta, quartiere collinare della città, i cittadini hanno utilizzato gli stessi rifiuti, che già occupavano metà dell’intera carreggiata disponibile, come delle “barricate” bloccando in due la città dalle frazioni pedemontane. Un primo blocco è stato effettuato la notte a cavallo tra sabato e domenica, parzialmente rimosso domenica mattina, poi ieri sera la situazione è nuovamente degenerata e adesso è stato definitivamente risolto in quanto la spazzatura è stata completamente raccolta.

Drammatica anche la situazione della Locride, dove ha dato esito positivo l’incontro nella prefettura di Reggio Calabria e lo sciopero indetto per domani dai lavoratori di “Ecologia Oggi”, la società che gestisce gli impianti di Sambatello e il termovalorizzatore di Gioia Tauro, è stato rimandato.

La decisione è maturata al termine del tavolo di mediazione tenuto in Prefettura alla presenza del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, dei rappresentanti della società e delle sigle sindacali che avevano indetto lo sciopero. I lavoratori infatti sono in arretrato di due mensilità, aprile e maggio. La società si è impegnata a versare immediatamente una mensilità ai lavoratori, inoltre l’Ato si è impegnata a versare alla società nei prossimi giorni uno stralcio relativo a somme dovute per stato avanzamento lavori, limitatamente però agli stipendi dei lavoratori, e a sua volta la società si è impegnata a pagare con tale somma anche la seconda mensilità ai lavoratori.

I sindacati, dunque, hanno sospeso lo sciopero che era già indetto per domani e che rischiava di mettere definitivamente al tappeto la città che già stanotte è stata invasa dai fumi di diversi roghi di rifiuti lasciati per strada. Lo sciopero è solo rimandato, nel caso non si tenesse fede agli impegni, altrimenti verrà ritirato. Il sindaco Falcomatà ha accennato al problema dei roghi, ma l’argomento non è stato affrontato nel corso della riunione che era stata indetta per la sola mediazione in relazione allo sciopero indetto dai lavoratori.

Una situazione complessa che, a ridosso dell’estate, rischia di diventare una vera e propria polveriera in termini di gestione del servizio e, soprattutto, per la salute pubblica.

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