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Roberto Occhiuto (a destra) all'ospedale di Polistena

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POLISTENA (REGGIO CALABRIA) – Un sabato pieno di sorprese all’ospedale spoke “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena, due in un solo colpo, non era mai successo.

Nella tarda mattinata di ieri, infatti, la prima sorpresa è arrivata dal nuovo commissario straordinario dell’Asp reggina Lucia Di Furia che ha raggiunto l’ospedale di Via Montegrappa ed è stata ricevuta nel suo ufficio dal direttore sanitario Francesco Nasso, con lui anche il sindaco Michele Tripodi, che si sono soffermati a lungo sui tanti problemi che attanagliano l’ospedale cittadino. «Il primo problema fra tutti – ha riferito Tripodi – è la necessità di occupare nuovo personale per assicurare i servizi fondamentali alla popolazione, a cominciare dal pieno funzionamento del comparto operatorio. Ma anche scongiurare il ridimensionamento del reparto di cardiologia e di altre specialità, indebolite dai pensionamenti ordinari e da quelli forzati. È tempo di agire – ha aggiunto – e non ci accontentiamo di galleggiare nella sanità sui generis, ma vogliamo e pretendiamo una sanità efficiente che garantisca servizi e qualità a tutti i cittadini. Ciò che ho detto chiaramente alla dottoressa Di Furia, è che noi non puntiamo a far sopravvivere l’ospedale di Polistena ma a rilanciarlo nella geografia della sanità territoriale valorizzandone le sue enormi professionalità, arricchendolo con organici adeguati e soprattutto mediante investimenti strutturali e tecnologici».

Poco dopo le 13,30, mentre il neo commissario straordinario dell’Asp reggina Di Furia era presente ancora in ospedale, è arrivata la notizia della presenza al pronto soccorso, del presidente della Regione, nonché commissario alla sanità Occhiuto. Il presidente partendo proprio dal pronto soccorso ha voluto visitare uno a uno tutti i reparti, accompagnato dalla stessa Di Furia e dal direttore sanitario del nosocomio Nasso.

Occhiuto ha preso atto delle tante lamentele e delle tante richieste degli operatori sanitari e si è soffermato a discutere con i medici Giuseppe Meduri e Maria Rosaria Camilliti del reparto di cardiologia. I primari dei vari reparti hanno informato il presidente delle condizioni di criticità del presidio. Il governatore ha chiesto sei mesi di tempo per poter dare risposte. Occhiuto, inoltre, ha informato di aver scritto ai commissari delle Asp per mantenere in servizio, fino ai 70 anni, i primari e i medici che ne fanno richiesta, in attesa  di espletare i concorsi e procedere ad un piano di assunzioni per coprire il personale che va in pensione.

Infine l’associazione “Progetto Città della Piana”, rappresentata dal presidente Armando Foci e da Luigi Ottavio Cordova e Aldo Polisena, gli ha consegnato l’ampio dossier “Sanità Piana”.

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