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REGGIO CALABRIA – Sono passati 18 anni dalla morte di Gianni Versace, ucciso la mattina del 15 luglio 1997 sotto i colpi d’arma da fuoco mentre entrava nella villa di Miami Beach.  Le circostanze del delitto non appaiono immediatamente chiare. L’assassino, Andrew Cunanan, è un tossicodipendente, dedito alla prostituzione, serial killer, reo di aver assassinato in precedenza altre persone, e per questo da tempo ricercato. Dopo una misteriosa fuga Cunanan si uccide prima di essere catturato dalla polizia statunitense.

FOTO – DALLA CALABRIA A ICONA DELLA MODA

Il marchio è tornato a registrare utili e successi grazie al lavoro di Donatella Versace, sorella, musa e braccio destro dello stilista. Un impero costruito partendo da una piccola boutique a gestione familiare aperta a Reggio Calabria, quindi il trasferimento a Milano e la scalata fino alla consacrazione mondiale.

Nella sua storia c’è anche il lancio del fenomeno delle top model, lanciando nomi del calibro di Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Helena Christensen, così come una certa importanza l’hanno avuta i suoi legami con il mondo della musica e dello spettacolo. E tra i legami più importanti, c’è quello con il fotografo Richard Avedon, culminato nella pubblicazione di un volume con le immagini più belle delle campagne pubblicitarie di Versace.

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