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AFRICO (RC) – Se ne sono accorti alcuni turisti bolognesi, ammirando il profilo su uno dei massi che compongono la ben nota “scogliera” di Africo. Hanno notato i lineamenti definiti, lo scorcio di un volto che emergeva dall’acqua. Il masso, infatti, è poggiato sull’acqua svelando un volto in trequarti.

Molto probabilmente si tratta di un ritrovamento archeologico importante, di una scultura che potrebbe risalire alle conquiste della civiltà greca, ma sono tutte supposizioni che adesso hanno bisogno di essere verificate. Sta di fatto che quel volto inciso su pietra è visibilissimo ma per moltissimo tempo nessuno si è accorto di nulla. Sono stati proprio i turisti a mettere in evidenza i lineamenti ben definiti.

E poi c’è lo sguardo, serio, intransigente, con il naso pronunciato e una barba folta scolpita lungo il volto. Ciò che si distingue comunque lascia pochi dubbi: della scultura si nota lo zigomo, le narici. Tutto quanto incastonato in un trequarti classico, poggiato sul mare. E dopo la scoperta, sorgono i primi dubbi.

Forse, oltre il volto riemerso dal mare, lì vicino potrebbe trovarsi dell’altro, magari la testa ritrovata faceva parte di un sistema scultoreo più complesso poi crollato per effetto delle onde. Alla soprintendenza toccherà fare luce sulla scoperta, partendo da una domanda fondamentale: quale civiltà ha lasciato ai posteri quest’opera magnifica?

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