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REGGIO CALABRIA – Inaugurato presso l’Aula Magna “Mons.Vittorio Luigi Mondello” del Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio, il nuovo anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro, moderato da Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio-Bova alla presenza dei Vescovi della Calabria. Dopo il saluto di Monsignor Vincenzo Bertolone, Presidente della Conferenza Episcopale Calabria, davanti ai Prelati cui il Vicario Giudiziale, Mons. Vincenzo Varone, ha rivolto il saluto: “Voglio ringraziare tutti i vescovi della Calabria nelle persone del Presidente della Cec, monsignor Vincenzo Bertolone e del Moderatore del Teic, a loro la mia riconoscenza per la fiducia accordatami per altri 5 anni nell’incarico”.

Un saluto è stato rivolto anche ai nuovi pastori calabresi, Giuseppe Schillaci, Vescovo di Lamezia Terme; Angelo Raffaele Panzetta, Arcivescovo di Crotone S.Severina. Sono seguiti i saluti a tutte le personalità civili e religiose; un cordiale benvenuto al relatore, il chiarissimo prof. Cesare Mirabelli – ha detto il Vicario Giudiziale – presidente emerito della Corte Costituzionale. Il tema della sua prolusione “La tutela dei diritti umani al servizio dello sviluppo integrale della persona” trova piena attualità sia nel contesto socio-ecclesiale sia anche nel cammino intrapreso per la nostra formazione”. Si inizia con la preghiera di San Tommaso d’Aquino letta da S.E. Padre Giuseppe Fiorini Morosini, e di seguito ha preso la parola il vicario Varrone: “Diamo l’avvio in modo solenne al lavoro del nostro Tribunale in questo nuovo anno – ha esordito – Siamo presenti a questo evento con non poca trepidazione perché è un atto solenne che ci vede tutti coinvolti come soggetti partecipi dell’unica missione della Chiesa, ciascuno con i rispettivi ruoli e incarichi”.

Quindi ha ricordato l’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia” di Papa Francesco dello scorso 25 gennaio, in cui il Santo Padre ricordava la missione della Chiesa che è “inviata a portare il Vangelo nelle strade e raggiungere le periferie umane ed esistenziali […] e la parrocchia è per sé il luogo ecclesiale dell’annuncio e della testimonianza dell’amore coniugale e familiare”. Riallacciandosi alle parole del Papa, il Vicario ha parlato del “prezioso lavoro del nostro Tribunale che mette in luce la bellezza del matrimonio cristiano che è sacramento che dona alla Chiesa gli sposi che sono chiamati a costruire la Chiesa di Cristo”.

Nella sua esposizione sintetica dell’anno giudiziario passato, Mons. Varone ha sottolineato che “nel lavoro svolto dal Tei Calabro, ci occupiamo prevalentemente di persone che hanno vissuto esperienze dolorose di relazioni interpersonali e in cui i soggetti coinvolti non hanno realizzato la verità di una comunione sponsale”. È stata consegnata ai partecipanti una rivista giuridica “In caritate justitia” una sintesi accurata e minuziosa di tutto il lavoro svolto dal tribunale negli ultimi due anni, con processi e sentenze.

Dalle statistiche pubblicate si evince che il Tribunale ha introdotto nel 2019 161 casi di cui 13 processi brevior. Nel 2019 i capi di nullità sono stati: per grave difetto di discrezione di giudizio 75; per esclusione della prole 21; per esclusione dell’indissolubilità: 17; per errore sulla qualità della persona 12; per infedeltà 6; per incapacità di assumere gli oneri coniugali: 5 fino al dolo, simulazione di matrimonio esclusione della dignità sacramentale e timore incusso, 2 per ciascuno, per un totale di 146 annullamenti.

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